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IT (2017) regia di Andy Muschietti

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The Gaunt     6½ / 10  15/12/2017 23:25:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parlare di It non si può fare a meno di rapportarsi alla sua fonte letteraria. Un romanzo monumentale ed immenso in cui c'è di tutto e di più. Ovvio che la prima preoccupazione è quella di fare un lavoro di sintesi che si traduce in poche parole nel fare delle scelte, anche dolorose. Muschietti opta per la centralità di Penniwise. E' un confronto continuo tra il club dei perdenti ed il clown. Altrettanto ovvio che il resto, come i personaggi secondari, ad eccezione di Henry Bowers, hanno delle caratterizzazioni basiche oppure della mera tappezzeria. Condensare la monumentalità letteraria comporta questo. Prendere o lasciare. Non è la classica ciambella con il buco, ma nemmeno indigesta.
Certamente la narrazione è molto lineare e per nulla complessa. E' diversa ma altrettanto efficace la caratterizzazione di Skaargard del clown, diversa da quella offerta a suo tempo da Curry. Il clown di Skaarsgard un bastardo di prima scelta, quello di Curry più infido e sottile. Skaargard opta per la sciabola dove Curry usava il fioretto. E' un film che ha delle buone trovate visive, specialmente quando la storia si muove negli antri oscuri di case diroccate o delle fogne di Derry. Allo stesso tempo questo racconto di formazione possiede più di un collegamento diretto con Stand by me di Reiner. Naturalmente mi è piaciuto più questo adattamente che l'incolore serie televisiva degli anni novanta. A tal proposito, proprio per l'elevato standard delle serie televisive attuali, non sarebbe stato male andare in quella direzione, in considerazione della portata quantitativa della fonte letteraria.