caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GRAND HOTEL regia di Edmund Goulding

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento wega     9 / 10  03/01/2008 10:15:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono rimasto totalmente incantato dalla divina Greta Garbo, dalla sua espressività e dalle sue movenze, certo, un pò teatrale ma siamo negli anni '30, siamo ad Hollywood.
E' il primo film che vanta una serie di star come protagoniste, tutte sullo stesso piano e credo per il '32 uno dei primi a centrare la storia e tutte le vicende dei personaggi sul Dio denaro. Scopro tuttavia finalmente cosa sia l'atmosfera "MGM", contraddistinta per lo più da mezzi o quarti filtri nebbia per tutta la pellicola. Interessante la scenggiatura, molto ben fatta e articolata, già dall'inizio si capisce che si tratta di un ottimo film, mostrandoci ogni singolo personaggio uno dopo l'altro e in modo alternato in una conversazione telefonica, vertente sempre a discorsi di denaro e bella vita.
Un ottimo film appunto, personaggi ben delineati e approfonditi, una specie di sfilata di tutte le classi sociali, dall'industriale scorbutico, alla diva ballerina viziata, all'umile operaio dato per spacciato e cerca di viversi al meglio gli ultimi giorni di vita, al barone, simbolo di denaro ma quì sempre al verde e a caccia di soldi a una delle figure più interessanti, seppur nei suoi pochi camei, il classico "filosofo" della situazione, il più metafisico di tutti, "Grand Hotel, gente che viene, gente che va, tutto inutile", "Io sto bene ovunque","100 persone, nessuno si conosce, e domani un'altro prenderà il posto tuo".. interessante nel suo dualismo, un'uomo che invece nella sua vita intraprese una delle carriere simbolo di sicurezza, ed alta classe sociale, quella del medico e non so se sia un caso che in questo film l'attore interpreti un'uomo dalla faccia divisa da un'ustione. Ma secondo me il personaggio più interessante è quello del buono e dolce operaio, al limite del patetico, che ognuno di noi potrà immedesimarcisi e in un certo senso a tifare per lui, in situazioni che mi hanno addirittura commosso.
Non nego che non conosco alcun attore tra i tutti a parte la Garbo per notorietà e non ho idea di chi sia il regista ed ogni singolo arteficie di questo film, che trovo comunque grandioso.