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LA TEORIA SVEDESE DELL'AMORE regia di Erik Gandini

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The Gaunt     7 / 10  25/11/2016 22:16:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I paesi scandinavi sono stati sempre un modello di welfare invidiabile, la Svezia in particolare. Il documentario di Gandini espone a grandi linee una delle idee forti che sta alla base di questo modello, cioé quello di creare una società di individui completamente indipendenti ed autonomi al fine di generare relazioni sincere che non sono basate sul bisogno che crea dipendenza di un individuo dall'altro. Se la prima parte è stata messa in atto con grande efficenza, la seconda ha creato degli effetti ai limiti della distopia con individui che gradualmente hanno perso la capacità di socializzare. Un boom di famiglie mononucleo, madri single che fanno inseminazione artificiale perchè vogliono figli ma non un compagno o un marito, legami familiari che si allentano nel tempo quasi ad annullarsi. Ad un certo punto il documentario cita immancabilmente lo Still life di Pasolini: persone che vivono da sole, muoiono da sole senza che nessuno se ne accorga, citando il caso di un uomo impiccatosi in casa e trovato solo dopo due anni dal suicidio. Una società che da una parte ti offre la sicurezza, ma dall'altra non ti offre la felicità. Una società emotivamente arida, incapace di empatizzare. Uno spaccato che non cerca di generalizzare un'intera società, tuttavia ne mostra aspetti realmente inquietanti.