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FRANTZ regia di François Ozon

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  17/09/2016 00:53:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi si aspetta l'Ozon eccentrico e dissacrante rimarra' deluso. "Frantz", film fotografato splendidamente che sembra quasi uno dei nostri amati originali TV italiani in b/n (anche se
qui l'uso del colore paritario alle emozioni sembra una concessione Camp proprio del regista che conosciamo) vanta una prima parte splendida, grazie alla tensione emotiva che si crea tra Paola Beer (giustamente premiata a Venezia) e Pierre Niney. Il referente e' l'arrivo del "forestiero", il "nemico" in un'epoca segnata dai conflitti precedenti e dai lutti. Piu' romanzata la seconda parte, che forse delude nel suo staccato romanticismo, fino a sfociare in un epilogo Ivoryano decisamente troppo troppo rassicurante e idilliaco. Ma e' davvero così? Guardate questo film è poi ditemi. Non metterei proprio la mano sul fuoco che la storia riguardi "La divisa di un altro colore" come cantava De Andre'. E considerando Ozon e il suo cinema e' facile credere che abbia voluto occultare - ma non piu' di tanto, la realta'. Comunque un film elegante, bello, profondo, anche se confortante nelle sue pieghe.Un film di verita' negate, per rispetto dei genitori di Frantz (protagonista fantasma) o per le esigenze sognanti di noi spettatori