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ANIMALI NOTTURNI regia di Tom Ford

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  10/01/2017 12:44:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La nuova fatica dello stilista e regista Tom Ford è una storia di vendetta e solitudine con protagonisti Susan e Edward, coniugi in gioventù ma ora separati da anni, tornati in contatto per via di un misterioso manoscritto che l'uomo, da sempre aspirante scrittore, ha inviato all'ex fiamma.
La realtà elegante ed asettica in cui si intorpidisce Susan contrasta con le inospitali e assolate lande del deserto texano, dove il protagonista del romanzo, ovvero Tony (alter ego di Edward, non a caso entrambi i personaggi sono interpretati da Jake Gyllenhaal) vede la sua vita prendere una direzione da incubo a causa di un tremendo omicidio.
Che poi ad onor del vero la via narrativa è triplice: c'è quella fantasiosa partorita dalla parola scritta, quella del passato dominata da un amore che sembra rendere tutto possibile, e quella dell'oggi, con Susan colpevolmente prigioniera di quel sistema borghese da cui voleva fuggire, ma in cui si è poi assopita non riuscendo ad accettare rischiose insicurezze future.
Punto cruciale è ovviamente quel pacco contenente una storia caratterizzata da incredibile crudezza, veicolo attraverso il quale materializzare una rivalsa per troppi anni anestetizzata e curiosamente parallela a quella di Tony, seppur ordita con mezzi molto differenti. Mentre nel polveroso Texas ci si trova di fronte allo spinoso dilemma se ricorrere o meno ad giustizialismo bestiale come risarcimento, nella realtà qualcuno potrebbe trovare nell'ennesima immane solitudine il rimpianto di una vita segnata dall'insoddisfazione a causa di eccessiva codardia.
Ford trova attori di calibro elevatissimo, semplifica e diversifica molto il lavoro di Austin Wright da cui il film è tratto, non sempre trova la lettura migliore per cogliere le sfaccettature dei personaggi che nel romanzo originale trovano una compattezza impressionante, ma lasciando perdere paragoni abbastanza futili, si può tranquillamente applaudire il lavoro dell'autore, abile a snellire una storia complessa mantenendone inalterato il fascino senza snaturarne troppo l'essenza in un certo senso malinconica e cinica.