marcogiannelli 9 / 10 30/11/2016 18:04:07 » Rispondi ATTENZIONE IL COMMENTO POTREBBE CONTENERE ANTICIPAZIONI NON VOLUTE Un grandissimo Tom Ford torna al cinema dopo quasi 10 anni e lo fa scrivendo e dirigendo un thriller abbastanza complesso. Nocturnal Animals è un film che si stende su piani diversi, sia temporali che "spaziali" (ovvero il romanzo), ma potremmo anche dire che tutti vengono raccolti dalle emozioni della protagonista, emozioni che sono protagoniste quanto lei, e lo si vede quando dopo una scena particolare il regista si concentri sulle sue reazioni emotive. Parliamo degli attori: Gyllenhall, che interpreta due personaggi (che è fondamentalmente lo stesso) che sono due uomini DEBOLI (parola fondamentale) e che, a causa delle proprie debolezze, saranno devastati e segnati nel profondo della propria vita. E ho amato Edward che è umano, si nasconde, non sa sparare, è credibile in tutto e per tutto, non è il classico eroe o l'uomo che fa la cosa giusta. Amy Adams è una donna carismatica capace di distaccarsi da una famiglia troppo snob ed elitaria per certi versi, ma per certi versi ancora legata a quello che è. Poi c'è Michael Shannon , un personaggio che sembra il tipico texano rude, ma che è un uomo profondamente giusto. E infine, Aaron Taylor-Johnson. Spesso si parla di villain pazzi che restano nella memoria degli spettatori, beh credo che Ray, in tutta la sua inumanità e nel suo essere un uomo da dei principi folli, me lo ricorderò. L'incipit del film sembra venire dal cinema di Sorrentino, quindi un po' di Fellini, con un'atmosfera però inquietante e disagiante, tipica di alcuni film onirici e sospesi di Lynch. Il film vero e proprio comincia quando Susan riceve e inizia a leggere dell'ex marito, libro che diventa il film nel film. E proprio la storia del libro ad essere rappresentata in modo pazzesco. La storia potrebbe essere riassunta in due righe ma è la RAPPRESENTAZIONE a fare la differenza. Noi infatti, come Susan ci dimentichiamo che è solo "il libro" e soffriamo insieme ai protagonisti. L'incredibile sequenza dell'inseguimento in macchina, così come il confronto con i banditi, e la scoperta del giorno dopo sono tutte sequenze estremamente struggenti. E ogni cosa che accade là dentro è metafora di quello accaduto nella vita reale di Susan e Edward. Non solo di quello già accaduto ma anche di quello che sta accadendo adesso a Susan, ed è proprio questo il bello. Animali Notturni non è altro che il racconto della vendetta di un uomo ritenuto per anni troppo DEBOLE (perfetta l'immagine di lei che si ferma sotto il quadro con la scritta Revenge). Lei da giovane legge sul divano insoddisfatta uno scritto di Edward e gli dice che quella lettura non la prende, che Edward dovrebbe mettere meno sè stesso in ciò che scrive, ma è ancora lei che, 20 anni dopo, è sconvolta dal romanzo che parla proprio di lei ed Edward. Gli unici difetti di Animali Notturni, sono relativi alla parte di storia che si riferisce ad oggi, con una poco credibile gestione dell'età dei personaggi 20 anni prima-dopo, ma anche per delle parti meno interessanti e raccontate un po' male, per esempio le sequenze di lavoro di lei (ci sarà però un jumpscare inatteso che vi farà ****** sotto e che funziona benissimo) o quelle tra lei e il nuovo marito Ken di Barbie. Ci sono poi delle musiche e un sonoro che sono bellissime, e glamour e insomma, Tom sa scegliere sicuramente che aspetto dare alla sua creatura. Così come la scelta dei colori, un passaggio dai grigi e i neri e questi toni cupi ai rossi, rossi anche dei capelli, una scelta cromatica convincente e in linea con l'andamento della pellicola. E' proprio tutto il film, a mio avviso, a voler omaggiare l'arte in tutte le sue forme, dalle pose dei cadaveri, sino alla galleria di Susan ecc. ecc. Crediamo per buona parte del film che Susan nel libro sia Lora, ma in realtà viene rappresentata perfettamente da Ray che, come Susan, ha ucciso una parte di Edward e un futuro con una figlia e una moglie felici, tutto questo senza motivo. E poi scopriamo anche che Susan non ha abortito: in una scena vediamo Susan parlare del suo aborto, ma la vediamo anche chiamare sua figlia dopo che, nel libro, le due donne (metaforicamente lei e la figlia) vengono trovate morte. C'è da pensare che quell'aborto non c'è mai stato, annunciarlo era solo un modo per tagliare con l'ex e non avere problemi col nuovo marito. Ma Edward, l'ha saputo, e nel suo libro lo ha potuto rivendicare, ha potuto ucciderle entrambe. E credo che il finale sia perfetto. Il posto al ristorante rimane vuoto. Tony ha ottenuto la sua vendetta, è riuscito a far breccia nel cuore di Susan facendole capire che ha sbagliato tutto, ma non si presenta, è già morto dentro.
Secondo me non ha abortito, esce di casa non dalla clinica dicendo che non sa se riuscirà a farlo perché è contro l'aborto. Visto che poi si vede la figlia, probabilmente non ha abortito. Nel libro è sua figlia, quindi probabilmente è sua davvero.
Dialogo in macchina,fuori dalla clinica,sotto la pioggia tra Susan e il secondo marito Hutton.
Hutton: Stai bene? Susan: Me ne pentirò per tutta la vita,lo so. Lo sono già. Io sono cattolica,sono contraria all'aborto. H: Mi dispiace tanto,mi sento così inutile. S: No,tu non sei mai inutile,sai sempre cosa fare.Grazie .Non credo che sarò più capace di guardare Edward dopo quello che ho fatto a suo FIGLIO. H: Non lo saprà mai. S: Che cosa ho fatto?Che cosa ho fatto? H:Andrà tutto bene,sistemeremo tutto.
La FIGLIA è frutto dal matrimonio con Hutton.
LoSqualo 13/12/2016 18:27:57 » Rispondi Anche secondo è successo quello che ha scritto Scuderia2