conan 7 / 10 25/11/2016 21:26:13 » Rispondi In parte d'accordo con Scuderia2. Ottima la fotografia e la regia, niente da dire. Regia un po' alla Tarantino e un po' alla Kubrik (vedi alcuni luoghi rarefatti e che sanno di futuribile), o almeno tenta di farlo. Comunque va bene così. Ottima, una volta tanto, la trasposizione dei dialoghi italiani e il doppiaggio di qualità. Finalmente!
Cominciamo col dire che, a mio parere, non è un thriller, se non per 20-30 minuti iniziali. È un drammatico, lievemente psicologico. La regia cerca Tarantino sopratutto sul mix di generi, un po' road movie con cattivi al seguito all'inizio, un po' western con lo sceriffo old-style e giustizialismo alla texana, e un po' di critica sulle relazioni della società moderna. Diciamo che la prima ora scivola via molto bene, con lo spettatore piacevolemente assoribito dalla trama. Poi, qualcosa comincia a rompersi, la sceneggiatura arranca, e spunta un poco di noia. Si fa un po' fatica ad arrivare al finale. Finale che mi ha lasciato con l'amaro in bocca (vedi spoiler).
La colonna sonora è... una non colonna sonora (forse amplificato dal fatto che l'ho visto al cinema, dove il suono ti avvolge certamente più che in Tv). Pochissima musica, praticamente assente, tranne nella scena finale nel ristorante. Certamente voluto, ma per me i film senza colonna sonora sono una sciocchezza. Pensate a Sergio Leone senza Morricone, per esempio.
Attrice femminile non all'altezza del compito (peraltro difficile, d'accordo, ma troppo uguale ed inespressiva nelle varie fasi del film). Poco oltre la sufficienza Gyllenhaal, diciamo standard americano. Mentre molto bravo Aaron Taylor-Johnson (il cattivo) e Michael Shannon (lo sceriffo), quest'ultimo veramente sopra tutti. Alcuni altri attori c'entrano come i cavoli a merenda: la segretaria algida e iper-moderna, la ragazza di colore in formato psicologa, la figlia della vita reale (bel lato B, però), il facchino nell'ascensore, un tonto che più non si può, che fa coppia col belloccio fredigrafo altrettanto frescone.
Insomma, sembra quasi che ci siano due sceneggiature diverse: la prima (quella del romanzo) ben fatta e che ti acchiappa e la seconda (quella della vita reale), inverosimile e con qualche buco quà e là. La regia, però, ripeto, non si discute. Di questi tempi, difficile vedere una regia molto migliore. Anche se, quelle splendide figure dei titoli di testa poteva proprio risparmiarcele.
Dopo averti tenuto quasi due ore davanti allo schermo, non può lasciarti così! Andiamo. Meritavamo un degno finale che avrebbe cambiato radicalmente il giudizio.
Invece finisce con una stupida vendetta alla ex moglie, ma che dura poi una sera. Sarà che io odio i film che finiscono lasciandoti così con i titoli di coda a chiederti: "Ma perché se lo sceneggiatore è pagato per scrivere un finale, devo essere io a farmi il finale?".
Per il resto, bella trovata il senso di colpa che ha lei quando capisce che, in fondo, anche lei è stata codarda (vedi l'aborto quando era incinta dell'ex marito) non dandosi il tempo di capire e apprezzare suo marito e preferendo un nuovo marito, più patinato e consono alla sua estrazione sociale, ma incapace di renderla felice.
Quanto ai critici che scrivevano della violenza di questo film... be' siamo abituati a ben altro.