logicman 6 / 10 21/11/2016 11:32:45 » Rispondi Ho riflettuto un giorno prima di commentare. Francamente non comprendo i votoni assegnati dagli amici del forum. Apprezzo il doppio volto - patinato/ crudele- impresso al film da T.Ford. Bravi gli attori, interessante ( anche se non originale ) la trama. Ma non mi ha per nulla coinvolto. Ridicola la scena dei titoli di testa ( vabbè tutti l'avranno cancellata dalla memoria ), pessimo il finale ( ne parlo nello spoiler ). Nel complesso sufficiente, non un filo di più.
Non ho sopportato: corpi nudi patinati da set fotografico e occhiali T.F. a gogo e inizio felliniano, dove TF non ne vale l'alluce. il peggio è però il finale: poliziotto dice " prova a cercarlo nella casetta" , lui va , lo trova, assassino dorme, lui " guarda che ti sparo !", assassino ma no aspetta un momento , prende gancio di ferro,lo nasconde, e BUM insieme : uno spara e l'altro colpisce alla testa. Scena assurda. Poi attesa al ristorante stravecchia ... vabbè in qualche modo doveva concludersi. 6 confermato.
suzuki71 21/11/2016 19:23:27 » Rispondi ovviamente immagino avrete capito che cosa significhi l'attesa finale.... ?
76mm 22/11/2016 09:27:42 » Rispondi beh...diciamo che la mia idea me la sono fatta...quello che non sono sicuro di aver capito è il senso di questa domanda...
suzuki71 22/11/2016 21:14:36 » Rispondi posso chiederti cosa pensi rappresenti il finale?
76mm 23/11/2016 09:44:59 » Rispondi Certo che puoi chiedermelo…ma ti confesso che mi metti in difficoltà perché dal tono della domanda mi fai sospettare che ci sia qualche significato nascosto che mi è sfuggito…a me è sembrato tutto talmente chiaro che non mi sono sforzato troppo di dare un’interpretazione, ma magari mi è sfuggita qualche sfumatura…in questo caso sarei lieto di essere “illuminato”, comunque intanto ti dico cosa ho visto (non interpretato) io e poi mi dici la tua…
Il romanzo smuove in Susan una serie di rimpianti e rimorsi che aveva cercato di nascondere sotto il tappeto della sua vita altoborghese apparentemente felice e perfetta ma in realtà ricca di crepe e insoddisfazione. Chiaramente lo scopo del suo ex marito (non ricordo il nome) era proprio quello, metterla davanti alle sue responsabilità passate, facendole rivivere dolorosamente le sue colpe (c’è un netto parallelismo fra Susan e l’assassino del romanzo, dall’omicidio della figlia/aborto, all’accusa di essere un debole, all’omicidio/abbandono). Susan non sospetta il reale scopo dell’ex e si reca all’appuntamento, con la non celata speranza di poter dare una svolta alla sua miserrima vita e dare un colpo di spugna agli errori del passato, magari provando a ricostruirsi un futuro libero dalle convenzioni sociali con l’uomo che ha sempre realmente amato. Ma lui non si presenta e cosa passa nella mente di Susan si legge fin troppo chiaramente nei bellissimi occhi di Amy Adams.
Ovviamente ho semplificato all’osso per non scrivere un papiro, ma più o meno mi sembra che la storia sia questa, dici che mi sono perso qualcosa?
Scusami per il tono Io credo che il suo ex sia morto, così come muore il protagonista del racconto (le scene si susseguono quasi immediatamente) ha inviato il suo romanzo da postumo, come ultima fatica e ultima prova d'amore per lei lei aspetta invano ma il passato non si può recuperare io l'ho trovato magnifico ..... se uno pensa che sia soltanto una sòla, beh chiaro che cambia molto.... scusa di nuovo il tono
76mm 24/11/2016 09:28:35 » Rispondi Guarda ti giuro che ieri dopo averti risposto ci ho pensato ancora su per un bel pezzo e mi è venuta in mente anche questa possibile interpretazione…poi però l’ho esclusa…l’ho trovata troppo inverosimile e presta il fianco ad alcune osservazioni di ordine logico fra le quali non ultima quella che già ti ha fatto notare l’utente scuderia (e l’ipotesi della terza persona incaricata di mettere in atto la messa in scena dopo la di lui dipartita francamente sfida la logica …la mia almeno…)
Il discorso della morte ci sta…ma io personalmente l’ho intesa più come morte metaforica…se ci pensi, nel confronto finale texano muoiono sia il protagonista (identificato con lo scrittore/ex marito) che l’assassino/stupratore (identificato con la protagonista per i motivi di cui ti dicevo nella risposta precedente)… il messaggio che l’ex voleva farle pervenire col romanzo secondo me è che lei, con la sua scelta di lasciarlo per seguire le convenzioni sociali imposte dalla famiglia, lo ha ucciso (metaforicamente) ma nello stesso tempo anche lei è morta (sempre metaforicamente), autocondannandosi a una vita che non è la vita che avrebbe voluto vivere…ecco spiegata la scena della doppia morte nel romanzo, almeno secondo la mia interpretazione. E poi come sarebbe morto lo scrittore nella realtà?...era giovane…escludendo la morte improvvisa tipo incidente (non avrebbe avuto tempo e modo di organizzare il tutto) e il suicidio “per disperazione” a vent’anni di distanza (improponibile)…resta la malattia, insomma lui si becca un male incurabile a quarant’anni e mentre sta morendo la sua prima preoccupazione è di mettere in atto questa sceneggiata per vendicarsi di un’ex che lo ha mollato 20 anni prima?
Per carità, la tua interpretazione è rispettabile quanto qualsiasi altra e pur non essendoci nel film nessun elemento che la avvalori non c’è nemmeno nulla che la faccia escludere a priori, pertanto potrebbe anche essere…quando ci sono questi finali diciamo “aperti” è normale che ognuno dia un’interpretazione anche secondo la propria sensibilità…razionale e cinica la mia (vendetta, in questo caso servita surgelata più che fredda), disperatamente romantica la tua…sei un romanticone(o una romanticona)?:-) Forse la lettura del romanzo di Austin Wright potrebbe chiarire le cose, ma per quanto mi riguarda ci sono troppe cose ancora che devo leggere prima di questo…non so se tu ti vuoi avventurare… Comunque mi ha fatto piacere questo confonto di opinioni
Partiamo dal presupposto che il libro può essere tutto tranne che un gesto d'amore. Il libro è la vendetta dello scrittore verso l'ex moglie nel tentativo di creargli rimorsi e dubbi sulle scelte fatte. Alla luce di ciò , Susan si immedesima nel padre di famiglia del racconto,che ripensa a quel momento cruciale in cui è rimasto nascosto e ha lasciato la famiglia al suo destino . Susan è portata a riconsiderare il momento in cui ha deciso di abortire e lasciare il marito scrittore. Il libro ha fatto centro.
Sono d’accordo con te, tranne per il fatto che secondo me Susan dovrebbe immedesimarsi più con la figura dell’assassino che con quella del protagonista (almeno nelle intenzioni dello scrittore), in quanto, come ho già detto, con la sua scelta ha ucciso sia il suo ex marito (metaforicamente, nel senso di avergli spezzato il cuore e condannato ad una vita infelice), sia sua moglie (lei stessa, per i motivi che ho detto sopra), sia la figlia, in questo caso non solo metaforicamente ma anche materialmente (aborto). E’ vero che il marito è rimasto nascosto, ma, francamente, cosa avrebbe potuto fare se non farsi ammazzare anche lui?
Come atto d’amore anch’io non ce lo vedo proprio ma, come ho detto all’altro utente, dipende molto anche dalla sensibilità personale. Bello però scoprire così tante diverse possibili sfumature quando ero assolutamente convinto che fosse tutto chiaro e lampante.
sabyd 24/11/2016 19:00:30 » Rispondi Ragazzi...a parer mio la morte nel libro e il non andare all'appuntamento stanno soprattutto a indicare che il "vecchio" lui, considerato sempre un debole (ci sono una marea di riferimenti per tutto il film) è appunto morto! Finalmente si è riuscito a lasciare tutto alle spalle e addirittura vendicarsi verso l'ex moglie. Io l'ho interpretato così il finale ;)
76mm 25/11/2016 09:13:02 » Rispondi sì, ci sta...anche tu sei riuscito a vedere qualche nuova sfumatura ma il succo rimane quello...morte metaforica e vendetta verso l'ex moglie
io credo che il libro sia la metafora del loro rapporto, tanti elementi portano a pensarlo, per esempio: lui definiva lei "animale notturno" come animali notturni sono i cattivi del libro; gli animali notturni uccidono la figiia tanto come lei abortisce suo figlio in clinica; ecc. Quindi il film nel suo complesso diventa una Revenge story tanto che, ad un certo punto, lei si sofferma davanti ad un quadro dove c'è appunto scritto REVENGE. Lui non si presenta al ristorante perchè questa è la sua vendetta, perchè, metaforicamente parlando, è morto.
Non mi convince... il suo ex, da come è continuamente descritto nel film, era un uomo mite e molto innamorato di lei.... non mi sembrerebbe coerente una vendetta postuma... poi che senso avrebbe una vendetta non presentandosi al ristorante....mi sembrerebbe roba da poco.... cmq non ho la certezza, è una interpretazione.... mi è sembrato molto verosimile la morte del protagonista del libro con la morte del suo autore....
Veramente, all'inizio del film, lei dice a suo marito di trovare strano che l'ex marito le abbia mandato un libro perchè, 2 anni prima, quando lei tentò di parlargli, lui le sbattè il telefono in faccia. Durante il loro rapporto lei lo umilia facendolo sentire inadeguato e debole, esattamente come cercano di far sentire il protagonista del libro gli "animali notturni". Le analogie tra il loro rapporto e la storia del libro si sprecano e continuamente ritornano: lei uccide il loro figlio, il loro rapporto e, di conseguenza, anche l'amore che lui ha per lei. Il non presentarsi al ristorante onn è una vendetta da poco, dal momento che lei va al ristorante sperando di poter recuperare il loro amore, e lui lo sa, dal momento che è stata lei a chiedergli un appuntamento. Questo richiama un altra frase importante detta all'inizio del film, quando lui e lei sono al ristorante e si sono appena conosciuti... lui le dice "attenzione a buttare un amore perchè potrebbe non essercene un altro" Personalmente il film mi è piaciuto molto ma non credo abbia sottotesti complessi da interpretare, anzi volendo ha persino una struttura fin troppo semplice.
un assassino, braccato da un poliziotto psicopatico e da un marito vendicativo, invece di cercare di macinare più km possibile si va a rifugiare nel primo posto dove sa che lo andrebbero a cercare e si addormenta beato come un angioletto…decisamente assurdo…però riflettendo a mente fredda ho pensato che la scena non fa parte del film “vero”, ma è la trasposizione figurata del romanzo che avviene nella mente della protagonista, romanzo che probabilmente non verrà mai pubblicato ma che è stato scritto dall’ex marito con l’unico scopo di mettere in atto la sua “vendetta”…per cui in qualche modo, secondo me, l’assurdità della scena può essere giustificata. Il finale a me è piaciuto…è vero che può sembrare un po’ scontato, ma io vedendo il film mi sono aspettato fino alla fine che l’ex marito si presentasse all’appuntamento, cosa che mi avrebbe assai deluso...così invece lascia un senso di amarezza che, paradossalmente, mi è risultato assai gradevole.
logicman 21/11/2016 17:50:12 » Rispondi Si certo, la tua osservazione è ottima. Anch'io avevo pensato allo sdoppiamento tra " realtà " e fantasia del romanzo. Ma siccome è finzione nella finzione, avrei preferito una soluzione migliore.