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ANIMALI NOTTURNI regia di Tom Ford

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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade     9 / 10  30/09/2016 01:47:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nocturnal Animals è uno di quei bei film che rimangono impressi nella memoria, e che centrano l'obiettivo . Applauditissimo a Venezia, è un meritato Leone d'Argento e sebbene a qualcuno non piaceranno le urla strazianti delle donne o i fisici troppo patinati dei protagonisti, non si potrà negarne la piena validità. La storia nasce dal tormentato rapporto di Susan, una ricco- borghese apparentemente ribelle agli insegnamenti materni, e Edward, un uomo di differente estrazione sociale e con velleità artistiche. Un gioco di flashback e di ritorni narrativi ci presenta il rapporto già finito ad inizio film e la ricostruzione della dinamica inter-personale si definisce con lo svolgersi della trama. Edward infatti è stato lasciato crudelmente e a distanza di anni medita una vendetta tutta particolare nei confronti dell'ex moglie; Susan infatti riceve un libro in regalo proprio dall'ex marito e da lì agli occhi di Susan si aprirà un mondo di emozioni vere, che gli erano state negate dalla sua stessa patina di donna ricca ed abulica. Ma Nocturnal Animals è molto di più di un noir, perché la storia narrata nel libro diventa la vera protagonista del film. Un mondo quello, dove la violenza, la pornografia, la crudeltà, la malattia prendono il sopravvento e dove il regista, tramite un geniale gioco di specchi riproduce in chiave drammatica, la debolezza e l'inferno interiore del perdente, ma ostinato Edward.
Eccellente la regia , impreziosita da una purezza grafica dove colore, forme ed immagini rendono il film anche assai bello da vedere. Tom Ford infatti si conferma un regista del lusso e del narcisismo estetico , senza però mai incrinare una sceneggiatura che rasenta la perfezione. A mio modesto avviso questo è un noir, tra i migliori e più intensi che abbia mai visto. Resta un dubbio sulla scelta concettuale di denigrare la figura femminile, di rendere perdente una metà del mondo poco simpatica al regista, ma l'interpretazione di Amy Adams supera ogni preconcetto e riesce ad imporsi come il personaggio più significativo del film. Finale chiuso, ma inevitabile, che piomba al petto come la forte ed intensa colonna sonora.