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L'UOMO CHE FUGGI' DAL FUTURO regia di George Lucas

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Bathory     9 / 10  15/01/2009 23:16:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo la visione di questo film si comprende come George Lucas fosse un genio; il problema è che in seguito al boom avuto con Guerre Stellari (bello per carità, ma è puro cinema d'intrattenimento), ha pensato bene di spegnere il cervello e vivere di rendita, salvo poi tornare a fare il regista (mossa commerciale o semplice noia esistenziale?) rimettendo mano alla sua pellicola più famosa con altre tre (inutili?) episodi.
Pardon, Lucas è lo sceneggiatore dei tre, anzi quattro Indiana Jones, pellicole create per le grandi masse, figli (o padri?) di un misero cinema d'intrattenimento tanto in voga oggi, lontano anni luce dal clima cupo, nero, asfissiante, in pieno stile orwelliano che trasuda questa straordinaria pellicola.

Riguardo al film in questione si capisce che quando ci sono le idee non è importante un budget astronomico, effetti speciali all'ultima moda; i contenuti, i dialoghi, le atmosfere danno vita ad una pellicola eccelsa..incredibilmente attuale visto il rin********mento mentale che ci sta cogliendo tutti da qualche anno a questa parte..

Gli uomini, costretti a vivere sottoterra in seguito ad una precedente guerra che ha sconvolto il pianeta (nostro futuro scenario?), sono ridotti ad automi senza la minima capacità critica, privati del pensiero, della felicità, della tristezza, del dolore, dell'amore, del sesso..di qualunque cosa rende l'uomo VIVO.

"La personalità è un delitto perchè tende a sopraffare il prossimo"

"Il pensiero è un delitto perchè porta a giudicare l'opera della suprema organizzazione"

"Solo nell'efficienza vi è la felicità"

Questi, i moniti ripetuti in continuazione da una cordiale voce di sottofondo, questi i valori, i modelli con cui l'umanità nasce cresce e muore, in un apparente mondo perfetto e privo di ingiustizie e sopraffazioni.
L'uomo nasce già morto, destinato a vivere un'esistenza tranquilla, insipida e dannatamente vuota.

"L'amore è la vera dannazione dell'uomo"

"Il sesso provocatore di infelicità è stato eliminato dal nostro sistema"

L'uomo non ama più, non fa più l'amore, si riproduce in laboratorio, come si fa oggi con i batteri in laboratorio; il contatto fisico tra uomo e donna non c'è, ci si limita a reprimere il "perverso" impulso sessuale in camere di riabilitazione; curare gli istinti diviene la primaria attività della perfetta macchina che è lo stato, ente infallibile e assoluto, del quale l'individuo nemmeno si rende conto tanto è abituato ad obbedire inconsciamente dalla nascita.

In questo oscuro scenario, una luce fioca ma non effimera nasce. LUH 417, una donna, uno dei tanti "esseri" che abitano questo incubo che è il futuro dove si è privati persino del nome, ridotto a una siglia con con varie cifre, smette di prende le pillole fornite dal governo allo scopo di controllare le menti della popolazione.
Lei scoprirà di poter pensare, poter amare, e lo insegnerà a THX 1138 (un immenso Robert Duvall), il quale comincerà a manifestare la volontà di fuggire da quel mondo cosi drammaticamente piatto.

Inizierà una splendida e avvincente fuga, intesa come lotta per la sopravvivenza (o vera vita?), dove THX 1138, in compagnia di un "amico" quanto mai prezioso, ossia l'ologramma della sua intelligenza, del suo pensiero critico (geniale Lucas), dovrà superare mille ostacoli, la durissima repressione del Dio Governo pur di accedere al VERO mondo,dove l'uomo non è più schiavo, prigioniero dello stato oppressore, ma libero, diverso dagli altri.

In 77 minuti c'è tutto questo e molto altro, ma vi rimando alla visione e riscoperta di un simile capolavoro, perchè le mie sconnesse parole non riescono ad esprimere la grandezza e perfezione di una pellicola di tale caratura.
Dick  22/12/2009 04:23:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbè, dai. Il cinema d' intrattenimento è da sempre o quasi esistito.