emans 6½ / 10 28/02/2018 14:23:08 » Rispondi Mel Gibson ci porta sul campo di battaglia (dopo un'oretta di preamboli) per raccontare l'incredibile storia di un obbietore di coscienza sopravvissuto alla seconda guerra mondiale senza impugnare un'arma. La sua ribellione appare a volte quasi troppo bigotta, come quando ritarda alla nozze per non imbracciare un fucile, e non so quanto reale. Dopo la prima parte con alcune punte sentimentali si procede con quello che tutti aspettano...il tanto sangue promesso. E da questo punto di vista Spielberg in 20 minuti di "Salvate il soldato Ryan" ha fatto piu' di Mel in un'ora e passa. Una bella storia sicuramente ma poco coinvolgente e con un po' di fastidiosa retorica.