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LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO regia di Raúl Arévalo

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Thorondir     7 / 10  04/07/2019 11:24:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fa il paio con "La islam minima", altro crepuscolare noir spagnolo dall'ambientazione western: di nuovo quì i personaggi sono chiusi in loro stessi e si portano dietro e dentro un passato di sofferenze, dolori e scelte sbagliate. Il passato si ripercuote inevitabilmente sul presente: chi vuole la sua sua vendetta, chi è suo malgrado il tassista del boia. E così il film diventa una sorta di on the road noir, un chiaro film di genere che esplora i silenzi per nascondere la paura, riflette sulla violenza dei sentimenti e quelle fisica, sull'assenza di pace in una Spagna i cui personaggi (proprio come in "La isla minima", il cui protagonista è il regista di questo), sembrano portarsi dentro ancora la violenza del franchismo. Una pellicola secca, basica (anche nella sua messa in scena), un po' semplicistica in alcune scelte e nel limitare tutto alla "semplice" esecuzione della vendetta, ma anche un film interessante, freddo e glaciale nonostante l'assolata Spagna che cerca di raccontare in questo microcosmo di povertà, violenza e risentimento.