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LA LA LAND regia di Damien Chazelle

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Arkantos     7½ / 10  08/03/2017 09:47:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inizio dicendo che questo film non volevo guardarlo, infatti per i Cinema Days volevo vedermi Hacksaw Ridge, ma la sala era piena mentre agli altri film non ero minimamente interessato. Perché non volevo guardarlo? Per vari motivi…
1 = Odio i musical: ho visto quella schifezza di High School Musical e Grease, gradendo quest'ultimo. Menzioni particolari vanno fatte per La fabbrica di cioccolato, dove quello di Burton lo gradì mentre quello con Wilder non mi fece impazzire proprio a causa delle musiche, e a quella trashata di Zeta con SANTE, il rapper più terrorizzante del pianeta.
2 = Odio i film sentimentali: Titanic, i film di Moccia, Shakespeare in love, Pirl Arbor, Il tempo delle pere, TUTTI, tranne Orgoglio e Pregiudizio con Keira Knightley, ma dovrei dare una ricontrollata.
3 = La giornata di me.rda, che mi ha reso molto acido.
4 = Il jazz non è il mio genere, preferisco il rock (non le pezzonate dei 5 Seconds of Summer… Sì, si fanno spacciare per "rock"), la classica, l'elettronica (non quella orribile degli ultimi Daft Punk) e la musica sperimentale. Se volete sapere giusto qualche nome: Pacific 231 di Honegger, Musica per Bambini (aka Manuel Bongiorni), Crystal Castles, Temple City Kazoo Orchestra, T+Pazolite, Dr. Steel e Miss Violetta Beauregarde... Di quest'ultima ascoltatevi SESSO ILLUSTRATO PER SILVESTRIN, rappresenta parecchio il mio amore per la cacofonia.

ATTENZIONE SPOILER!!!

Tornando a noi, nonostante le varie premesse negative, devo ammettere che il film mi ha tenuto e anche un po' divertito.
Infatti, a differenza dei vari musical, qua ho notato un po' più naturalezza nel raccordare le scene narrative con quelle musicali, una regia particolarmente curata e una buona colonna sonora.
Il film, inoltre, cerca anche di far valutare il jazz per quello che è e non come la classica musica d'accompagnamento per i vecchi che giocano a bocce grazie al personaggio di Gosling che ha intenzione di aprire un locale dedicato, che ho preferito rispetto a Emma Stone, per quanto anch'essa sia stata brava nei panni di una aspirante attrice.
Quanto riguarda la colonna sonora, la qualità media è buona, ma ho preferito alla grande le tracce strumentali rispetto a quelle cantate (eccetto quella iniziale sull'autostrada, veramente interessante), anzi, se devo essere sincero, City of Star non mi ha trasmesso nulla a differenza dei momenti in cui Gosling si diletta col pianoforte. Inoltre, il fatto che alcune volte le canzoni vengano fermate per poi essere riprese rendono le relative scene ancora più interessanti.
La storia è piuttosto scontata, ma ho apprezzato il tentativo di mettere un minimo di contenuto.
La regia è coinvolgente, con pianosequenza veramente affascinanti e con una sequenza finale che mischia teatro e realtà in un modo che Clapis di Game Therapy direbbe PAZZZZZZZZEEEESCO.
Se avete intenzione di guardarvi qualcosa inerente alla musica saltando il penoso festival di Sanremo con Bernabei che parla di EPICENTRO DEGLI OCCHI (???), questo film fa al caso vostro: non lo considero un capolavoro, ma non nego che possa diventare un classico negli anni a venire.
… Certo che, pure all'Academy, vengano considerate solo le canzoni cantate, cos'hanno di così scandaloso quelle strumentali?! Quando le varie premiazioni sulle canzoni le metteranno sullo stesso piano io morirò felice.