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GLI ULTIMI GIORNI NEL DESERTO regia di Rodrigo Garcia

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     6 / 10  01/02/2017 19:50:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Curiosa rilettura di Rodrigo Garcia dell'epopea di Cristo soggetto all'influsso delle pagine del Faust.
Che il figlio del celebre G.G. Marquez abbia sempre aspirato a fare opere autoriali di un certo spessore non è certo nuovo, probabilmente ha accusato il confronto con l'opera artistica del padre e il tentativo di dimostrare di essere altrettanto valido lo ha costretto ad alzare costantemente il tiro, tuttavia in ambito esistenziale femminile ha regalato un paio di ottimi ritratti di donne, gli è riuscito parzialmente con 'Albert Nobbs' nonostante avesse a che fare con una signora attrice come G. Close, in questo caso il gusto della provocazione non gli manca ma più che Scorsese o al realismo di Gibson è un Cristo rimbaudiano, tormentato spiritualmente e molestato fisicamente dal suo doppelganger.
Purtroppo McGregor ce la mette tutta ma abbinare la figura di Cristo allo star power di un attore non l'ho mai trovata una grande idea, McGregor poi in quelle vesti rammenta più il suo passato alle prese con la forza nei set di Lucas che l'avvenuta del Signore.
Lento, meditativo,come dovrebbe essere una narrazione che accompagna il Signore nel suo percorso interiore, però non lo ritengo pienamente riuscito, nelle intenzioni è evidente una certa velleitarietà, una solennità di stile vuota coniugata male con lo star power di cui sopra.