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FEBRUARY: L'INNOCENZA DEL MALE regia di Oz Perkins

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  26/07/2016 11:31:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'introduzione è piuttosto banale: due studentesse, ovvero Kat e la più matura Rose, restano sole nella scuola femminile in cui studiano. Per loro niente vacanze in famiglia, ma solo sette lunghi giorni da passare nell'imponente edificio austero, per nulla accogliente e reso ancora più sinistro da una notevole fotografia dai toni gelidi.
Ovviamente la minaccia -la cui natura verrà rivelata in un finale tutt'altro che esaltante- non tarderà a palesarsi ed i problemi quotidiani delle due ragazze passeranno in secondo piano. In parallelo si snoda la storia di una terza protagonista (Joan), la quale, accettato un passaggio da una coppia di sconosciuti, sembra avere a che fare con i fatti che si stanno verificando nella deserta magione.
In "The Blackcoat's Daughter" a colpire è il tipo di approccio narrativo adottato, Osgood Perkins, figlio del grande Anthony, utilizza due piani temporali e più che ai dialoghi si affida ai non detti, trovando un felice quanto arguto connubio tra immagini e azione.
A dargli una mano le ambientazioni lugubri, le tempistiche splendidamente dilatate e un terzetto di attrici che pur molto giovani (ma già tutte con una discreta carriera alle spalle) impressionano positivamente.
Semmai è la voglia di strafare a tradire un poco il buon Perkins, parecchio si intavola e poco si risolve, andando paradossalmente a spiegare dove sarebbe stato meglio tacere. Restano impresse le centellinate ma efficaci scene d'omicidio, oltre che un approccio allucinato e disturbante a mio modesto parere degno di lode.