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THE LEGEND OF TARZAN regia di David Yates

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Manticora     6½ / 10  20/07/2016 11:16:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo dire che David Yates come regista non mi ha mani convinto particolarmente,intendiamoci, dal punto di vista tecnico il regista inglese conosce più che bene il mestiere,d'altronde ha lavorato in tv per anni. Il problema se mai è nella narrazione,che spesso ha degli sbalzi,si parte lentamente, poi azione improvvisa, spesso fine a se stessa,e dopo si rallenta di nuovo, così era in Harry Potter e così è in Tarzan. Il film ha respiro epico,azione, per carità, non parlo di realismo, in un prodotto del genere ci stà. I problemi sono essenzialmente due, la violenza,che rimane spesso annacquata nel suo essere un train de union indispensabile nel mondo di Tarzan. La violenza degli animali e quella degli uomini,ha il fine di dimostrare la bestialità dei secondi rispetto ai primi, ma Yates invece si censura,bastava qualche morso, un pò di sangue dovuto ai proiettili,insomma qualcosa di più, di questa messa in scena patinata che a tratti non ha il coraggio di gridare ciò che è.
Perfino la nudità di Tarzan dalle sue origini,viene censurata,a discapito del realismo e della crudezza che per esempio in Greystoke con Christopher Lambert invece regnava sovrana. E veniamo ai personaggi, AlexanderSkarsgard nonostante la presenza fisica è troppo tormentato,a tratti inespressivo,riesce nelle scene d'azione, ma in buona parte l'essenza è troppo da super uomo, e ciò non giova. La baracca viene salvata paradossalmente da una 24 australiana, Margot Robbie ha una presenza incredibile, e Yates riesce a valorizzarla in pieno,senza farla apparire una damigella in pericolo,e incredibile cosa si possa trasmettere con un campo contro campo degli splendidi occhi azzurri dell'attrice accostati a quelli di Skarsgard. Il villain interpretato da Waltz è certamente migliore del Blonfield visto in 007,ma aimè l'attore australiano a cominciato a girare a vuoto nelle sue interpretazioni, un paio di espressioni da Hans Landa e qualche battuta non elevano la sua interpretazione, la chiave dell'ambiguità di qualunque personaggio interpreti si è abbastanza esaurita. In compenso Samuel Jackson alla soglia dei 70 ormai recita con lo stile consumato che lo caratterizza, pochi fronzoli,battute e anche l'azione al momento giusto. Per il resto il cast è al servizio della storia,John Hurt e Djimon Honsou sono un pò tirati via, giusto un paio di comparsate. I flash back portano la storia su canoni comuni di origini, le scimmie digitali purtroppo non risultano sempre perfette, forse sarebbe servito in qualche scena tornare al buoni vecchi ma affidabili costumi e maschere. Anche gli animali ricreati tutti in CG sono irreali,manca quel quacosa, i panorami reali interagiscono con quelli digitali,lo scontro finale è dinamico riuscendo a rivitalizzare la trama, quando comincia a rallentare. Insomma il film si lascia guardare ma certo non colpisce più di tanto,tutto sommato Yates deve ancora dimostrare il suo valore(se ne ha).