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THE NEON DEMON regia di Nicolas Winding Refn

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ferzbox     5½ / 10  29/06/2017 17:53:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se dovessi totalmente escludere la sceneggiatura e alcune intenzioni del regista(e non solo sue secondo me) il film non potrebbe che essere elogiato; visivamente non si può certo dire che non colpisca; il montaggio è perfettamente amalgamato con lo stile psichedelico scelto come accompagnatore della storia; alcune cose legate al narcisismo che appartiene al mondo della moda sono affrontate con un'analisi psicologica ed interpretativa interessantissima.....però un film, per essere considerato veramente un'opera palesemente artistica(al di là se piaccia o meno, attenzione) deve essere totalmente privo di autocompiacimento e autoreferenzialità.....cosa che invece pervade la pellicola come una pianta rampicante pervade il muro di cinta di una villa.....
Come ha già fatto giustamente notare un altro utente prima di me, il vedere la sigla del nome per intero di Refn durante i titoli di testa basterebbe a giustificare questa mia affermazione, che sfortunatamente non si limita solo a questo(che se vogliamo si potrebbe pure tollerare e vedere anche questa scelta come un modo per richiamare sempre, sin dall'inizio, i cliché del mondo della moda), ma anche ad alcuni dialoghi veramente ridicoli che quasi, e perdonatemi è esattamente quello che ho provato, sembra vogliano DAVVERO far credere che alcune credenze della gente di quel mondo siano vere; ed è questo quello che veramente mi ha preoccupato.
Al di là di quello che poteva esserci di interessante nel personaggio di Elle Fanning(una fata innocente col dono diabolico della bellezza imprescindibile) e di tutte le varie interpretazioni che si possono dare durante lo strano svolgersi degli eventi, non c'è nulla di veramente solido che potesse negare un consenso verso un certo tipo di mentalità....
Vi faccio un'esempio.
C'è una scena dove un famoso stilista(un'idiota di dimensioni titaniche) chiede al "modesto" ed equilibrato giovane ragazzo della protagonista cosa lo avesse attirato della sua ragazza se non la bellezza, dal momento che per questo fenomeno(cogliòne?) non c'era nulla di più potente del fascino estetico....
Ebbene, niente di male, possono esistere personaggi così, ma dopo aver sentito la risposta del ragazzo ho avuto la netta sensazione che questo film fosse fottutamente mirato, pretenzioso, artefatto e concepito da gente che probabilmente, se conoscerei, manderei a fanculò dopo un millesimo di secondo.....
....il ragazzo risponde semplicemente e banalmente:" io ritengo la bellezza interiore la vera bellezza", facendo la figura del classico deficente che casca nella tagliola(ma DOVEVA rispondere così, la sceneggiatura lo richiedeva).....io avrei semplicemente risposto:" non giudico mai un libro dalla copertina, altrimenti dovrei considerare fuori dalla società anche lei....", fottendòmene altamente delle conseguenze....
Ora, un personaggio di un film è chiaro che non debba necessariamente allinearsi alla linea di pensiero di qualsiasi spettatore, è ovvio, ma io ho sentito in questo film qualcosa che avevo già percepito anche in altri lavori come ad esempio "La grande bellezza"(che non ho visto e non ho grossi stimoli per farlo); vale a dire: facciamo arte perché è facile......
L'arte non è solo stile, ma anche profondità......per quanto questa storia presenti dei momenti visivamente e concettualmente interessanti, l'ho sentita comunque un'nivolucro vuoto con poco da raccontare....esattamente come le modelle che ne fanno parte.....e forse in questo Refn è stato coerente..... ma nulla toglie che la sensazione che ho provato è stata quella di una grossa presa per il culò.....
....e per questo la sufficienza non riesco proprio a raggiungerla.....
No comment sulla parte finale......
Filman  30/06/2017 00:17:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No dai, il personaggio dello stilista è odioso, è stato scritto per renderlo odioso ed è stato diretto per farlo sembrare odioso. Nessuno sano di mente strutturerebbe la sequenza del provino prendendo le parti dello stilista che manda a casa ragazze senza neppure vederle.
So di sembrare un fanboy di NWR ogni volta che ne parlo, ma secondo me c'è troppa confusione attorno a questo film. Quindi ripropongo una domanda che ho già fatto molte volte: quante possibilità ci sono che uno degli autori europei contemporanei faccia un film esteticamente narcisista nella forma e di critica al narcisismo estetico nella sostanza, senza rendersene conto?
Per me la risposta può essere una sola: The Neon Demon è lo specchio crudele di Refn, il film autocritico per eccellenza, un lavoro meta-artistico che svela il trucco ed esalta l'artificio, che precede scene espressioniste con la visione degli attrezzi fotografici e che ti spiattella la prima inquadratura e credi sia la più bella del mondo ma a metà film ti viene detto che è "un lavoro amatoriale".
Mi rendo conto di essere una voce estremamente fuori dal coro, ma per me Refn è stato autocompiaciuto solo nella prima parte della sua carriera, con Bleeder che sembra uno spin-off della trilogia Pusher, che a sua volta poteva anche non essere una trilogia.
Da VR in poi ha fatto film diversi l'uno dall'altro, mentre The Neon Demon è proprio il meno refniano in assoluto.
ferzbox  30/06/2017 01:30:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda Filman, sono il primo a dire che sono mie impressioni; il film è talmente particolare ed interpretativo che non potrei criticare nessuno tra quelli a cui è piaciuto.
Tuttavia io questa autocritica l'aspettavo; delle volte mi sembrava pure che ci fosse, ma non l'ho mai vista davvero; quello che vedevo mi sembrava più una rassegnazione a quel mondo, piuttosto che una denuncia; forse potrei difendere il tutto dicendo che il film lasci la possibilità di decidere se scegliere quel mondo o meno, ma le regole sono quelle; non ho mai visto una scena palesemente critica; magari potevo pensare che era un mondo di *****, o che le persone che lo componevano lo erano, ma di fatto non mi è stato mai annunciato ne ufficializzato dal film.....o almeno a me non è arrivata questa cosa.....poi che non sia affatto il lavoro che valorizzi Refn non stento a crederlo; anche perchè si vede palesemente che c'è pure lo zampino di altra gente; ho come l'impressione che si tratti di un film dove Refn aveva carta bianca seguendo però uno schemino di base che gli era stato richiesto...
Io di Refn ho visto anche "Drive", che per quanto sembrasse uno scimmiottare di Scorsese mi ha comunque divertito ed acchiappato di più.....
Inoltre Keanu Reeves totalmente inutile e appositamente richiesto per attirare pubblico; ridotto ormai a particine mediocri; lo salvo solo per la scena del pugnale in gola che mi ha fatto venire i brividi....per il resto assolutamente insignificante....
Riguardo allo stilista so perfettamente che era studiato per risultare odioso, ma è l'attenzione minima(quasi nulla) data ai personaggi fuori da quel mondo che mi ha fatto venire i dubbi sulla reale identità della pellicola......
Io non so quanto era autocritico sto film.....non è la sensazione che mi ha lasciato; per quanto ripeto che a livello visivo, non chè l'atmosfera malata e contorta del personaggio esteticamente perfetto e diabolico aveva un certo fascino(grazie anche alla regia e alla fotografia)...ma per il resto nisba....mancava quel qualcosa che di solito lascia il segno....
....ma ti ripeto che è un giudizio mio; ognuno poi assimila il cinema a modo suo...sopratutto in film come questi......ma per me di significativo(almeno emotivamente) lascia poco.....se non la compassione per tutti i personaggi femminili; protagonista compresa....
Filman  30/06/2017 14:07:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se già pensi che Refn sia autoreferenziale, appena vedrai gli altri suoi film lo odierai a morte XD quando li vedrai (quelli relativi alla seconda metà della sua filmografia) parti col presupposto che dovresti mettere nella stessa categoria anche Lynch, Tarantino ecc... non so quanto tu gli apprezzi, però concordera che non tutto ciò che è autoreferente è male a prescindere, dati gli esempi.

Le tue impressioni su TND sono lecite, ovviamente, non vorrei fossero un po' prevenute (il nome di un regista, che è probabilmente l'unico motivo per cui la gente è andata a vedere il film in sala, sui titoli di testa è normalissimo), se non altro perché l'opinione sul regista più diffusa è quella. Per me la differenza con il film di Sorrentino è proprio la sostanza, che in Refn non manca mai, ma non scendo nel dettaglio perché non conosco il regista nostrano.
Che il fidanzato della protagonista sia un fesso è certo (hai ragione sul dire che sia stato buttato là con meno riguardo degli altri), ma è anche vero che lo stilista è altresì un pezzo di mer*a, odioso quanto le modelle rivali della Fenning. Anche accusare l'ipocrisia di chi si ritiene sopra certe cose è una maniera per accusare la superficialità che si annida nella testa delle persone.
Io il personaggio di Keanu Reeves l'ho adorato, invece, in primis perché è una figura in contrasto con il tono femminile del film. Non posso, tra l'altro, fare a meno di applaudire quegli attori famosi che ci mettono la faccia in parti insolite per loro e in film che sanno non avranno successo, solo per farsi dirigere da un autore e mettersi in gioco. Preferisco un cameo in questi film che 100 parti in altrettante commedie sentimentali.
ferzbox  30/06/2017 17:51:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma se andiamo a discutere nello specifico un po' tutti i registi scadono nell'autoreferenziale(siamo umani insomma), però un Lynch si concentra solamente nel mostrare quello che partorisce la sua mente(quindi con la possibilità di essere tollerabile, se in cambio mi fai vedere pure l'amore per il cinema),Tarantino è un giocarellone che ama omaggiare, citare ed esasperare quello che è stato nei decenni il cinema di genere(quindi da una parte accettabile perché sembra qualcosa da condividere in modo simpatico).....ma quando vedo un lavoro che si concentra solamente sullo stile, senza nulla di realmente concreto per il pubblico(o poco), allora m'incazzò......
Guarda le modelle che fanno parte del film.....sono oche, invidiose, asettiche, spente, lobotomizzate, stupide, superficiali....giusto? Il che verrebbe da pensare che il film di Refn le attacchi, mi segui?.....però anche no.....perché c'era quell'elemento di contrasto che invece le valorizzava: la protagonista......bellezza naturale, unica meritevole, tra tante povere illuse, di poter esser considerata divina, insuperabile, irraggiungibile, ineguagliabile......colei che era DAVVERO degna di appartenere a tale mondo fatato e maledetto; con l'unico difetto di stare con un ragazzo mediocre, ancora succube di un mondo stolto che crede che la bellezza interiore sia il vero carisma delle persone; un povero stolto che sbafava e infangava la perfezione di una dea......
....e poi arrivò l'elemento invidia, tre oche che si ostinano a voler essere come lei al punto di decidere di farla fuori.....ma se qualcosa non ti appartiene non puoi pretendere di averlo con la forza; nel mondo esistono i previlegiati e i mediocri......se fai parte della seconda categoria ci rimarrai per sempre, indipendentemente da quello che fai...
....ed il finale infatti conferma drasticamente questo.....
......e non è un film mirato?....tra le righe mi vuoi far credere che in realtà non c'è una sorta di messaggio subliminale che fa intendere questa spaccatura tra chi può e chi non può?
....guarda, non voglio far la figura di quello che vede i complotti ovunque, ma ti posso dire che a mio avviso questo è uno di quei film impacchettati dalla casta.....e si vede lontano un chilometro(almeno per la percezione palese e devastante che ho avuto io)......
......Un'attore come Keanu Reeves non dico che debba avere ruoli principali da Blockbuster....ma certo anche queste particine non è che gli fanno guadagnare punti.....stesso destino che sta subendo la Weaver......cioè, se vi dovete ridurre così andatevene a casa e lasciate spazio ai giovani attori.....non è che servite voi per forza....capisci cosa voglio dire?
Filman  30/06/2017 23:00:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma è ovvio, non sono d'accordo certo con chi definisce Lynch masturbatorio e Tarantino produttore di feticci. Anche i concetti e le idee sono sostanza. Per uno come Refn, dipende tutto da cosa riesci a trovarci. Per me si potrebbe definire come un "regista dell'anima", non avendo altri termini da utilizzare (parlo sempre dei suoi film surrealisti). E per me The Neon Demon è di questi il suo più tangibile, che guarda più da vicino il nostro mondo. In ogni caso, giudicherai coi tuoi occhi.

Per me stai scavando nel punto sbagliato. Il film tratta più passivamente la figura del fidanzato di quanto non lo stia facendo tu, è solo un personaggio che scompare una volta che la protagonista scopre l'amore per il proprio ego, coincidente con la scena del triangolo, e volendo moralizzare questo evento (che secondo me è solo un'analisi umanistica) di sicuro non fa passare la Fenning sotto una buona luce. Anzi. Quindi anche ammettendo che il film voglia dire "esistono persone migliori di altre", e per me si esce fuori strada, questa "persona migliore di altre" passa dalla corruzione della propria anima al soccombere per mano di chi dovrebbe osannarla, come se fosse un girone dantesco. Per me qui Refn non guarda di buon occhio nessuno. Volendo, nessuno fa parte di quel determinato mondo borghese, che sicuramente non è un tema caro all'autore.
L'unica che sembra passarsela bene sembra la fantastica Jena Malone, che è quella che l'apparenza la cura (trucca i cadaveri, cura la villa, ecc...)

Per me i punti Keanu Reeves li ha guadagnati eccome. Questo atteggiamento è l'esatto opposto dell'essere uno snob assetato di denaro come il 99,9% degli attori hollywoodiani. Gli fa onore, anche se può non mettere in mostra chissà quali qualità attoriali.
Poi, è ovvio che ci poteva essere un altro, ma essendo una piccolo ritaglio di spazio, forse meglio così. Lui non ha bisogno di altri milioni e quella parte non avrebbe dato risalto a nessun volto nascente.
ferzbox  01/07/2017 15:04:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io credo che non ci sia una chiave di lettura precisa, proprio perchè si tratta di un lavoro talmente ambiguo ed eccessivamente interpretativo che non saprei proprio che dirti.
Per conto mio ci tengo solo a precisare che non ho mai detto che la Fenning sia il personaggio vincente....anzi guarda, sotto questo punto di vista posso dirti che la pensiamo allo stesso modo; l'unica cosa è che non ho notato alcuna critica di quel mondo....guarda, avendo fatto parte del mondo dello spettacolo posso tranquillamente dirti che ci sono individui che vedono in quelle falsità e in quelle ipocrisie un modo di essere, nonostante siano consapevoli della loro negatività....anzi, è proprio questo che li stimola....
SPOILER SPOILER SPOILER

La parte finale, quando la povera stronzà si sente male e gli viene da rigettare il cadavere della Fenning , sottolinea ancora di più la sua superiorità; se fosse stato un'altro personaggio criticabile non avrebbe continuato ad avere la meglio anche da dopo morta.....è in questo che noto quelle piccole note di presunzione....
...poi intendiamoci, ognuno vede il film a modo suo, ma sinceramente se qualcuno mi dovesse chiedere cosa mi ha lasciato il film di significativo non saprei proprio cosa dirgli.....anche perchè volendo si potrebbe pure dire che ogni personaggio ha subito una sorta di punizione, compresa la Fenning per la fine che fa......ma è una pellicola troppo forzatamente autoriale per cercare o ricercare un significato profondo dietro....con alcuni registi ci riesco, con lui proprio no....è una questione di pelle e di esperienze con il mondo del cinema....alcune cose le percepisco in un certo modo....ragione per cui affermo che non crtico ne giudico nessuno a cui sto film è piciuto.

Tornando a Keanu Reeves invece non condivido affatto.
Qui non si tratta di denaro, ma di percorso artistico.....Reeves è un'attore che ha già fatto molto in passato, ed alcuni lavori sono anche entrati nella storia del cinema, quindi ritengo inutile dargli una parte così piccola in un film del genere....ma non perchè la parte in se non era affascinante, ma semplicemente perchè non necessitava la sua figura.....è palese poi che Reeves stia percorrendo una strada in discesa; guarda il recente film di Eli Roth.....
La parte del gestore del motel era interessantissima....ma proprio per questo era un'ottima prova per un'attore che ancora deve emergere Filman....qui sei tu che stai scavando nel punto sbagliato secondo me......
Filman  02/07/2017 00:35:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti stiamo fantasticando, e non credo neppure che le nostre parti siano così distanti. Negli altri film del regista il protagonista maschio era condotto verso l'autodistruzione, e qui avviene la medesima situazione, solo che al posto dell'elemento virilmente violento ne abbiamo uno femminilmente violento.
Il punto è quanto questo pesa nell'economia del film: se è difficile individuare il tema di un film surrealista mi chiedo quanto sia giusto riassumerlo in chiave moral-sociale su chi sia meglio o peggio tra gli invidiati e gli invidiosi. Ritorno però a dire che a me la Fenning non sembra l'emblema ammiccante a qualche ambiente borghesizzato, e non escludo che Refn non si rispecchi affatto in lei (ma qua lancio l'ennesimo azzardo).

Sul buon Keanu, credo che quando qualcuno abbia già raggiunto l'apice del successo abbia bisogno anche di nuovi stimoli. A me la sua parte non è dispiaciuta affatto e credo si sia impegnato. Quindi se dovessi provare a indovinare direi che l'abbia spinto più l'entusiasmo verso il progetto che la pagina degli annunci e offerte di lavoro. Un po' come quegli attori mediamente famosi che hanno chiesto a Lynch di essere presenti nella terza stagione di Twin Peaks spontaneamente senza sapere la loro parte. E poi stai regalando pubblicità gratis ad una pellicola indipendente. Non so, per me è qualcosa di encomiabile, ma in ogni caso si fa solo chiacchiera, le motivazioni potrebbero essere ben altre.
ferzbox  01/07/2017 16:33:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah no aspetta....ho visto anche Valhalla Rising di Refn....ecco vedi, anche se pure quello era un film atipico non mi ha dato sensazioni finte o mirate....anche in quel caso ha cagàto un pò fuori dalla tazza, ma almeno aveva un'identità personale; un messaggio c'era ed era un grido potentissimo che può esaltare o dar fastidio, ma sempre un grido potentissimo è...
....su "The neon demon" no, questa cosa l'ho sentita meno se non per la sua mano che innegabilmente c'è....ma c'è pure qualcosa che con Refn centra poco secondo me.....
ferzbox  01/07/2017 16:46:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
....poi un'altra cosa ancora.......ho letto il discorso che fai ad "alessio.b" riguardo alla sigla di Refn nei titoli di testa.
Tu rispondi(ed hai ragione) che anche registi come Tarantino o Kubrick hanno fatto cose del genere...ed io ti aggiungo che anche John Carpenter amava farlo.....famosissimo il logo "John Carpenter's"....
....si però non stava fisso per tutti i titoli di testa o di coda.....questa è la differenza....e non è una differenza da poco....cose così le fanno Armani o Valentino.....ed ecco che arriva il discorso legato alla presunzione....tuttavia ripeto che quello posso anche tollerarlo per quella che poteva essere la citazione al mondo della moda; magari Refn l'ha fatto di proposito per un discorso citazionistico e stilistico; si amalgamava bene con la tematica del film....quindi......ma poi viene tutto il resto che ti ho detto...e va bhè, tanto non c'è bisogno che ci ripetiamo insomma ;-)