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THE NEON DEMON regia di Nicolas Winding Refn

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augustolp     7 / 10  03/10/2016 01:19:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una favola nera secondo me, che va letta come tale e dal punto di vista della protagonista, poco più che una bambina, che ha una percezione del mondo tipica di una ragazzina della sua età e ancora per certi tratti infantile. Ecco allora che si profilano animali quasi fantastici entrati misteriosamente in casa, la meraviglia di un cielo stellato e della Luna, i primi imbarazzi amorosi e la scoperta della propria bellezza come arma pericolosissima quanto irresistibile.
Il mondo della moda viene visto quindi come un enorme paese dei balocchi, un grande gioco dove soldi, successo e bellezza, elementari valori dominanti nella società contemporanea, abbagliano e stordiscono, quasi come una droga (vedi scena della sfilata)
Il film si può leggere su vari piani, non soltanto quello della moda, in fondo le co-protagoniste femminili potrebbero essere anche le sorelle di Cenerentola e una matrigna perversa, dando alla storia la dimensione di una fiaba sull'adolescenza e l'entrata nel mondo degli adulti, dove le classiche insicurezze lasciano invece spazio alla spavalderia che si rivela però non sufficiente a fronteggiare chi è smaliziato e ormai corrotto o chi ha perduto la giovinezza e la sua freschezza e cerca in ogni modo di recuperarla artificialmente.
Il film ricorda però anche Suspiria e la sua dimensione del paranormale, dove si gioca una partita tra la morte e la fanciulla, partita già vista in molti altri film, dove l'innocenza è presa di mira da streghe e più genericamente da non ben identificate "forze del Male", che in questo caso potrebbero essere i valori distorti della società contemporanea.
La dimensione estetica del film, di cui si è tanto parlato, a mio parere è secondaria e non fine a sè stessa, l'ho trovata descrittiva con puntualità di situazioni ed emozioni: il bianco infinito del set fotografico dove i due sembrano camminare verso il nulla, la dimensione fiabesca in cui Jesse balla come una principessa o una diva d'altri tempi nella vecchia villa, gli spazi asettici e bianchi dei casting popolati da modelle identiche, che ricordano le performance della Beecroft, insomma on ho notato un indugio estetico superfluo e stucchevole, come spesso capita in altre pellicole contemporanee.