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THE NEON DEMON regia di Nicolas Winding Refn

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Spera     7 / 10  27/06/2016 11:45:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io non riesco a capire.
Si parla di Refn come se il suo primo film fosse "Drive".
Guardavo Refn quando ancora era sconosciuto ai più e posso dire che Refn non è niente di tutto questo.
Gli ultimi 2 film di Refn sono l'evoluzione superba e distorta di qualcosa che ormai non c'è più.
Lo amavo per il suo realismo e la sua regia coinvolgente che ti accompagnava freneticamente nel vivo di storie sporche e vere come nella trilogia di "Pusher" e "Bleeder" (il mio preferito).
Anche "Fear X", forse il suo meno riuscito, mi aveva convinto nonostante fosse un pò sottotono.
Poi la prima evoluzione: mi tira fuori un film allegorico e ancestrale come "Valhalla Rising", il primo passo verso un altro tipo di cinema, criptico, simbolico ma davvero potente. Magnifico, un viaggio senza tempo e spazio che risale gli inferi.
"Bronson" lo definirei un capolavoro di regia, ci stiamo allontanando da quello che era il realismo dei primi film per lasciare più spazio alla qualità di regia, fotografia, colonna sonora e a un monumentale Tom Hardy.
Non per niente palma d'oro a Cannes nel 2011 per miglior regia.
"Drive" ancora diverso, quasi ricoperto da una patina Hollywodiana che mi ha fatto un pò storcere il naso nonostante mi sia piaciuto.
Arriviamo ai gradini finali dove con "Solo dio perdona" e " The neon demon" raggiungiamo vette di estetismo altissime con fotografie superbe, estasi per gli occhi. I fotogrammi di questi due lungometraggi rimango impressi nella retina per parecchio tempo.
Con quest'ultimo film il tanto amato realismo viene completamente abbandonato, il regista genera il suo film forse più allegorico, ancora più di "Valhalla Rising", dove addirittura la bellezza ed il suo potere vengono rappresentati da un feroce puma.
Un film che mi ha fatto sbavare gli occhi per quasi 2 ore ma che in fondo non mi ha colpito al cuore. Estetica e simbolismi la fanno da padrone e sono anche funzionali alla vicenda, un film indimenticabile visivamente e concettualmente.
Dopo 5 giorni dalla visione ancora non ho capito se mi è piaciuto o meno.
Rimane il fatto che sono consapevole di aver visto un' opera complessa e grandiosa.
Refn rimane il mio regista contemporaneo preferito e nonostante la sua evoluzione rimane un maestro per me, ecco spiegato il 7: per fotografia, regia e perchè questo signore tira fuori due film totalmente anti commerciali e si fa fischiare a Cannes dopo aver fatto Drive che, se vogliamo, poteva essere il suo trampolino di lancio verso il successo facile.
Grazie Refn per le tue perle, nonostante la nostalgia esco dal cinema come un bimbo che scarta figurine.