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LA PAZZA GIOIA regia di Paolo Virzì

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Rollo Tommasi     9 / 10  19/05/2016 10:57:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film stupendo che ridefinisce i confini della normalità.
La coppia di autori Virzì-Archibugi orchestra un'avventura sentimentale gioia e bipolare sul tema della pazzia, raccontando la moderna dimensione dell'isteria femminile con il perfetto dosaggio tra la leggerezza briosa del mondo visionario delle sue protagoniste ed il peso gravitazionale dei giudizi e delle convenzioni sociali.
Brillante, commovente e spassosa la prova di Valeria Bruni Tedeschi, nei panni della schizofrenico-istrionica Beatrice, che regala una gag dietro l'altra al ritmo della propria inesauribile verve creativa, restituendoci l'intero spettro cromatico delle nevrosi umane.
Micaela Ramazzotti, invece, piace ad intermittenza: meno efficace quando si rincagnisce nella donna timida e depressa, più in sintonia con la parte quando erompe in reazioni emotive estreme di pianto e disperazione.
"La Pazza Gioia", pur orgogliosa della propria originalità e della qualità altissima della sceneggiatura, non rinuncia ad insinuare qualche citazione o a "ricostumizzare" alcune icone di successo del cinema americano (ad es., Beatrice è modellata sul personaggio "alleniano" di Jasmine Francis, e ne rappresenta l'alter ego genuino, che non riesce a contenere la prorompenza del proprio Io; quando dice che la felicità è in un buon Martini si avverte la connessione con Jasmine, che aveva esordito con la strepitosa domanda "Chi devo portarmi a letto per avere un Martini Dry con scorza di limone?"; la fuga a bordo dell'auto d'epoca evoca, inoltre, gli scenari di "Thelma e Luoise"; qui, la citazione è talmente palese e consapevole da non meritare ulteriori commenti).
I dieci minuti scroscianti di applausi al Festival di Cannes appaiono il giusto tributo ad un colpo di genio autenticamente italiano.