The Gaunt 5 / 10 24/09/2016 22:36:00 » Rispondi La foresta di Aokigahara, luogo di suicidi per centinaia di persone, per Van Sant è una specia di crocevia esistenziale per l'individuo costretto, nell'immensità della natura a confrontarsi con i propri rimorsi e sensi di colpa. L'intrigo della foresta inestricabile riflette quello esistenziale, un perdersi dentro di esso e non fare più ritorno. la rinuncia alla vita stessa. Se l'incipit nel suo essere così diretto evidenziava tutta la sua efficacia, le scelte narrative e di regia di Van Sant lasciano il posto ad un accumularsi di cliché che da un certo punto in poi fanno crollare qualitativamente il film, fra una serie di flashback scontati e noiosi e sibolismi messi lì un tanto al chilo. Gli attori in fondo non se la cavano male, ma sono vittime di un'impostazione data dalla sceneggiatura che lascia poco spazio per rimediare ad un qualcosa di compromesso.