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DOLLS regia di Takeshi Kitano

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Alebriso     10 / 10  11/12/2022 00:17:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una storia meravigliosa per raccontare il dolore, la 'spaccatura profonda dell'animo', con quei fili conduttori che accomunano i film e i personaggi di Kitano: il silenzio, come contenitore in cui prende forma e movimento questo dolore, diventa letteralmente forza motrice; la dignità, di cui si scherma ognuno dei protagonisti; la simbologia, che prende vita spesso nella manifestazione delle forme d'arte (il teatro della bambole in Dolls, I dipinti in Hana bi, il decoro dei giochi in Kikujiro). La metafora è sempre lo strumento privilegiato per narrare, così come il peregrinare. Tutti questi personaggi letteralmente camminano, tantissimo, a lungo, viaggiano e questi viaggi (fisici e emotivi) vengono ripresi senza tagli, senza montaggi stringenti, perché seguono il tempo reale del sentire interiore, lento, a volte infinito. Ogni personaggio viaggia attraverso la sua sofferenza, la trasuda e lo spettatore la coglie e la assorbe empaticamente, non con l'uso delle parole, ma con il silenzio, le pause, gli sguardi, le azioni stringate.
Un viaggio visivo incantevole per lo stettatore, atmosfere sublimi e delicate.
Il filo rosso ne è il fulcro rappresentativo, ne rappresenta il destino, il legame indissolubile, il dolore, l'amore, anche quello disperato che ti accompagna fino alla fine e ti aiuta a morire.
goophex  11/12/2022 00:37:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento perfetto, sottoscrivo ogni parola. Brava!