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RACE: IL COLORE DELLA VITTORIA regia di Stephen Hopkins

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-Uskebasi-     7 / 10  04/05/2016 13:01:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, la storia di Jesse Owens andava raccontata ed è stato fatto più che discretamente, ma io, dal basso della mia enorme ignoranza, ho visto all'interno del film una storia ancora più bella, quella di Carl Ludwig Long. Quest'uomo, alla luce del sole, ha sfidato i concetti di una nazione, con gesti che mi ricordano il perché lo sport sia di gran lunga l'invezione più importante del genere umano. Un uomo che per premio non ha ricevuto una medaglia, è stato spedito in guerra a morire per principi che non condivideva. Chapeau a Luz.
Molto bella la scena delle urla nello spogliatoio e quella dell'ingresso allo stadio, credo però che sarebbe stato meglio non far vedere Hitler da vicino, non ce n'era bisogno visto che nemmeno parla, infatti le inquadrature da lontano, dell'icona e non dell'uomo, sono molto più suggestive.
Meraviglioso il titolo con il doppio significato di corsa e razza.