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RACE: IL COLORE DELLA VITTORIA regia di Stephen Hopkins

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ivanello     5½ / 10  09/04/2016 17:37:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In fondo il film si lascia guardare. Ma il tutto è condito dalla sensazione di deja vu, non tanto per la storia (che, in quanto storia vera, è per definizione originale), ma per il modo retorico in cui è raccontata. Un film che dovrebbe emozionare, avrebbe potuto farlo e che, invece, fallisce nel suo intento principale. Anche gli interpreti non mi sono piaciuti per nulla (in particolar modo il tipo che fa l'allenatore, faccia da serie tv comica americana). E poi il tutto non è ben amalgamato. J. va all'università, ma è negro. J. è fidanzato ma ha problemi. J. non è accettato dalla famiglia di lei. J. sorprende tutti. Ci sono le olimpiadi, J. può vincere ma c'è Hitler. E gli ebrei. E gli accordi politici dietro i giochi. E la regista brava. E poi c'è Goebbels. Se lo avessi interpretato nei termini descritti dal tipo dietro di me al cinema che, stando a quello che diceva al telefono, stava guardando "THE race" ("DI" Jesse Owens, noto regista), quindi immagino un film sulle corse, forse lo avrei apprezzato di più. Evitabile.