tylerdurden73 6½ / 10 03/05/2016 11:11:21 » Rispondi Rispetto ad altri film o documentari sull'argomento "Meru" non sempre riesce a restituire una dimensione appassionante, sembra quasi che l'impresa effettuata dai tre scalatori protagonisti -ovvero Jimmy Chin (anche regista), Conrad Anker e Renan Oztur- sia mossa da motivazioni "leggere" e quindi condivisibili solo parzialmente da chi fatica a comprendere la necessità di sfidare in tal modo la morte. Questo perchè le psicologie sono presentate in maniera un po' spiccia, la logica viene lasciata in disparte (che è invece componente molto importante per evitare il peggio in queste avventure) quasi a sottolineare forzatamente una lucida follia sfociante nell'egoismo che annulla ogni rapporto non strettamente legato al gruppo o alla montagna. La sensazione è quella di un'ossessione con un calcolo del rischio troppo approssimativo e di conseguenza non accettabile; è solo la scalata ad essere centrale, in questo caso rivolta al monte Meru e alla sua parete "impossibile" denominata Shark's Fin per la particolarissima forma. Nel documentario vengono narrati i due tentativi di conquista. Le difficoltà sono ben esposte come il forte cameratismo insito nel terzetto. Non mancano le spettacolari immagini d'ordinanza tra valanghe e drammatici incidenti di snowboard. Imperfetto causa approfondimenti non sempre all'altezza, ma la celebrazione della sfida alla natura, nella conoscenza dei propri limiti, vanta sempre il suo bel fascino.