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FRANCESCA (2015) regia di Luciano Onetti

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ferzbox     7 / 10  25/03/2016 18:23:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sono gia ripromesso di cercarmi il primo lungometraggio di questo Luciano Onetti intitolato "Sonno profondo" perchè "Francesca" l'ho trovato un film davvero coraggioso e citazionista.
Citazionista poi?....non so fino a che punto a dire il vero, dato che a dirla tutta sembra quasi una continuazione del giallo all'italiana anni 70 che a partire dalla decade successiva pare sia stato un modo di fare cinema un pochino abbandonato, cosa che sinceramente non ho mai capito bene per quale ragione sia accaduta; il cinema introdotto da pionieri come Mario Bava o il primo Fulci si cancellò quasi istantaneamente per dar spazio all'horror italiano più superficiale e meno ricercato(Fulci infatti precipitò, Argento tentò di proseguire ma con risultati sempre più scadenti....Lamberto Bava, figlio di Mario, azzeccò qualcosa con i due film "Demoni", ma allontanandosi mostruosamente da quello che era il giallo sporco e sanguinoso degli anni 70).

"Francesca" sembra una continuazione di quel modo di fare cinema, ingannando quasi lo spettatore e illudendolo che questa interruzione non ci sia mai stata; un giallo all'italiana che ricorda moltissimo le opere leggendarie come "Profondo Rosso" o "L'uccello dalle piume di cristallo", utilizzando lo stesso font per i titoli di testa, la stessa fotografia scura con forte accentuazione di alcuni colori(nonostante il digitale),le stesse inquadrature tipiche di quei film...insomma, un autentico gioiellino per tutti coloro che hanno amato e amano tutt'ora quella che fu una immensa fetta di storia del cinema...
Ad abbellire il tutto abbiamo un meraviglioso profilo dell'assassino, assolutamente degno di accostarsi a tutti i più famosi serial killer di tale genere; misterioso, ambiguo, grottesco, malato.....geniale....
Le inquadrature sono un altra caratteristica ammirevole, piena di dettagli specifici adottati durante gli omicidi, o semplicemente di riempimento anche nelle scene più semplici(come faceva Argento).....insomma, qui si parla di un regista emergente che si è divertito proprio a trasmettere nuovamente quelle emozioni che oggi le nuove generazioni non sanno nemmeno dove stanno di casa(tranne rare eccezzioni).
Unica nota dolente è la scelta di non ridoppiare gli attori Argentini utilizzati durante le riprese(il film è stato girato in Sud America, nonostante il climax sembri quello tipico italiano....grande Onetti)....oltre alla non troppo chiara motivazione che spingeva il serial killer ad uccidere alcune sue vittime, però la soluzione finale, per quanto un pò sbrodolona e non priva di sbavature, riesce a colpire esattamente come i più bei film dell'epoca, e sinceramente non posso che fare un applauso sincero a questo regista audace che ha voluto fare uno strillaccio forte ed incisivo cercando di ricordare un tipo di cinema che non si meritava assolutamente di sparire così....
Bravo Onetti, mi sei piaciuto sul serio....il mio incoraggiamento ce l'hai tutto.