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LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT regia di Gabriele Mainetti

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Rollo Tommasi     8 / 10  27/04/2016 14:46:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi allineo all'opinione della maggioranza.
"Lo Chiamavano Jeeg Robot", che ha fatto incetta di Premi ai recenti David di Donatello (7 statuette), è essenzialmente un fumettone coatto fracassone, con una sceneggiatura quasi impalpabile ed infarcita di bestialità dialettali, ma comunque originale, divertente, godibile, a tratti impegnato, e con due recitazioni stellari, di esagerata bravura: quelle di Luca Marinelli, nei panni dello schizofrenico Zingaro, ed Ilenia Pastorelli, alias Alessia, la damigella succinta invasata dei cartoni animati di Jeeg Robot (affetta da non minori tare mentali...), che stravolgerà l'esistenza del protagonista.
La Pastorelli rimuove ogni dubbio sulle sue notevoli capacità già al primo scatto isterico in una scena di pianto di palpabile realismo.
Forse, ad un consuntivo più ragionato, sono state ultronee le premiazioni di Claudio Santamaria (ingessato nella solita espressione con le palpebre a mezz'asta per l'intera durata del film) e di Antonia Truppo (che recita solo di carisma, senza quasi emettere parole che non siano versi gutturali napoletani).
Davvero comiche fino allo spasmo le scene in cui compare lo Zingaro, compresa l'imperdibile sparatoria con il transessuale.
Fuori dagli schemi consueti (commedia estiva-invernale; psico-drammi esistenziali), Mainetti regala una nuova vita per il cinema italiano (parafrasando il portentoso Marinelli, "E Mo' So' cazzzzi!").