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LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT regia di Gabriele Mainetti

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-Uskebasi-     8½ / 10  01/04/2016 02:53:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chissà perché non me ne importa una mazza della nazionale, delle opere d'arte, dei Marò o quant'altro... io mi sento patriottico solo quando vedo sconosciuti italiani vincere medaglie alle olimpiadi e quando facciamo buon cinema.
Sarà forse che ho sentito troppe volte che non possiamo avventurarci in determinati generi perché non ci sono i mezzi, non ci sono i soldi, non ci sono idee, l'ho sentito talmente tante volte che quasi ci ho creduto. Ma andate a dirlo a Mainetti. Spostate la "i" e andate a dirlo ai Manetti.
Il nostro eroe burino non ha nulla da invidiare ai bei ragazzi americani. (a proposito, Santamaria quando càzzo è diventato un armadio a 4 ante?)
Sempliciotto ed egoista, solo e segaiolo, non basta il superpotere, ha bisogno di qualcuno che gli indichi la giusta via.
Ed ecco la dolcissima Alessia e il suo sguardo che racconta profonde sofferenze, ragazza per la quale vorresti attraversare la quarta parete solo per abbracciarla. E' lei con la sua innocenza a salvare la città.
Fabio la vuole distruggere. Lui è il nostro villain coatto con manie di grandezza. Istrionico e pazzo come pochi altri, ma non andiamo a scomodare paragoni con il Joker di Ledger.
Personaggi semplici e specifici, con sfumature tangibili, da fumetto, resi al meglio da chi li ha interpretati.
Grande Santamaria, da Batman a Hiroshi Shiba, valori diversi che tuttavia portano a una fuga con una bomba per salvare gli altri.
Grande Ilenia Pastorelli, nonostante nasca da una delle vergogne della tv e della società.
Grande Luca Marinelli, grandissimo Luca Marinelli, sempre credibile in una sfilza di atteggiamenti folli.
E Grande Mainetti ad aver avuto l'incoscienza di ideare, l'abilità di gestire, il coraggio di creare un qualcosa che non esisteva (o quasi) in Italia. Tra i vari omaggi ho apprezzato tantissimo (se di omaggio si tratta) quello al capolavoro "Il segreto dei suoi occhi" con la scena tra la folla allo stadio.
Dobbiamo sponsorizzare questi film, queste bellissime pecore nere. Dobbiamo sorvolare sui difetti e concentrarci sui meriti, dobbiamo far di tutto affinché siano esempi sempre meno isolati.
Oppure sticàzzi, scoraggiamo sti stupidi tentativi che ci fanno perdere solo tempo, perché è vero, la differenza di budget si vede.
Scriviamo e guardiamo l'ennesima commedia con tradimenti.