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DEADPOOL regia di Tim Miller

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  12/05/2017 09:31:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sin dai simpaticissimi titoli di testa si può facilmente comprendere quanto Deadpool sia un supereroe atipico dell'universo Marvel. Sboccato, folle, caratterizzato da uno humor caustico, mosso da insaziabili istinti sessuali qui mitigati (rispetto al comics) per ovvie ragioni, viene portato sullo schermo con una storiella esile esile, tenuta però in piedi in maniera sapiente grazie ad una perfetta alternanza tra presente e passato (con annessa solita solfa sull'origine del personaggio, qui esposta in chiave semi-horror) efficace nell'evitare momenti morti seppur non ad eluderli totalmente.
Caratterizzato da una violenza pulp molto ostentata tra uccisioni brutali, decapitazioni e mutilazioni, Deadpool viene interpretato con vivace ironia da Ryan Reynolds, avvicinandosi ad un tipo di cinema cinefumettistico irriverente e dissacrante, con simpatiche finestre metacinematografiche, che per esasperata concezione si può ritrovare nei "Kick Ass" o nel "Super" di James Gunn.
Al di là delle peculiarità sopra le righe la pellicola non ha moltissimo da offrire, ma sicuramente va premiata per infrangere una barriera mai oltrepassata fino ad ora dalla Marvel; casa madre con cui il cordone ombelicale è sottolineato dal consueto e gradito cameo di Stan Lee e dal crossover con un paio di X-Men, la cui funzione di spalle è perfettamente centrata.
Sicuramente qualche scena action in più non avrebbe guastato e magari qualche intermezzo romantico si poteva eliminare vista la natura del personaggio, mitigato rispetto alla versione cartacea ma non per questo deludente.