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ADDIO MIA CONCUBINA regia di Chen Kaige

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DankoCardi     8½ / 10  05/07/2022 13:47:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che affonda le sue radici nel teatro e nella cultura cinese; sono davvero molti gli argomenti trattati-in maniera a dir poco viscerale- dal regista che già dal titolo riprende un'opera lirica asiatica e la usa come substrato per la sceneggiatura della pellicola. Si inizia con la claustrofobica ed inquietante rigidità delle scuole di teatro della Cina, dove (elemento comune a quasi tutti i paesi) i ruoli femminili erano affidati a dei maschi che subivano veri e propri condizionamenti fisici e psicologici per affrontare la parte. E' naturale che questo inciderà su tutta la loro vita futura e che gli atteggiamenti homo sessuali siano il minimo (nel film molto attenuati rispetto al libro). Ma è anche una storia di profonda amicizia che lega indissolubilmente due ragazzi attraverso gli anni e le vicissitudini della storia...appunto la storia. Viviamo passo passo i travagli di una nazione che ha subito il dominio dei giapponesi, la seconda guerra mondiale, lo stravolgimento culturale e sociale portato dalla dittatura maoista che arriva a mettere le persone le une contro le altre fino a conseguenze estreme. Ma sullo sfondo c'è sempre l'arte, il teatro e la delicatezza di un'opera come Addio mia concubina che pare sempre mettere d'accordo tutti. Inutile soffermarci ulteriormente sulla recitazione degli interpreti piuttosto che la ricostruzione scenografica o la magistrale regia: tutti punti di forza di un film che, sebbene sia un pò pesante, ha dalla sua un soggetto di ferro. Avrei voluto dargli un voto maggiore ma il finale mi è saputo alquanto scontato (e infatti differisce dal romanzo). Da vedere senza scuse.