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PERFETTI SCONOSCIUTI regia di Paolo Genovese

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-Uskebasi-     8½ / 10  01/04/2016 02:55:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
COMMENTO SPOILEROSO

La Luna splende in cielo e illumina le vite di 7 persone riunite per la classica cena tra amici. La cena in cui si fa il punto della situazione, spesso fingendo più interesse di quello reale, la cena in cui al termine ci si saluta con battute prima di entrare in macchina. Tutti a tavola in perfetta armonia. E' una serata decisamente speciale, un'eclissi totale non è certo cosa da tutti i giorni. Il gruppo propone e accetta un gioco sciocco, di norma innocuo: si fa sempre più buio, è l'inizio di un cataclisma nelle loro esistenze.
Un film sorprendente sorretto da una sceneggiatura solida e completa, valorizzata da attori perfettamente in parte. Credo che sarebbe stato più bello solo se ci fosse stata una colonna sonora diversa, o addirittura assente; sto proprio cercando il pelo nell'uovo, lamentarsi non ha senso. Intrattiene, fa ridere, fa riflettere, è un altro piccolo grande orgoglio nostrano.
I cellulari sono ormai un'estensione della nostra personalità, sono una parte di noi che può nascondere tutto ma che paradossalmente può essere accessibile a chiunque; averlo in tasca o davanti a noi può fare la differenza. I 7 amici "confesseranno" qualcosa a causa del gioco, c'è chi non ha assolutamente nulla da vergognarsi, chi molto, chi niente o tutto allo stesso tempo, perché Lucilla non sembra più una persona da conoscere adesso che ha il pisello. Ho trovato magnifico il comportamento di Mastandrea con la finta ammissione dell'omosessualità, perché si ok, lo sta facendo per coprire se stesso da qualcosa di realmente sbagliato, si ok, lo sta facendo per proteggere l'amico che voleva nasconderlo, si ok... ma non è solo questo, lo sta facendo anche perché si è reso conto che per qualcuno è una verità scomoda e vuole vedere da che razza di persone è circondato, ed è quasi comico che a giudicarlo sia il più sporco in quella stanza. Il più pulito invece è Rocco, interpretato da un Giallini che ad ogni prova diventa più convincente, è il più maturo al tavolo, il più saggio, sa quando è il momento di tacere e quando è quello di dire le parole giuste: la telefonata con la figlia è una conversazione che ogni genitore, o aspirante tale, dovrebbe tenere bene a mente.
Potrei parlare singolarmente di ogni personaggio e di chi gli ha prestato il volto, ma finirei con il ripetermi in un mare di elogi, e allora passo alla ciliegina del film.
Vite parzialmente distrutte, la serata è finita, la cena è finita. Un disastro. Tiramisù.
Siamo fuori e vediamo alcuni di loro salutarsi tra sorrisi e battute prima di entrare in macchina, qualcosa non torna. La Luna è tornata a risplendere. Genovese ci ha mostrato solo un possibile scenario, cosa succederebbe se per una sera fossimo trasparenti, sinceri l'uno con l'altro seppur attraverso un'onestà forzata da quello che dovrebbe essere un accessorio. Il quadro finale mi ha fatto rabbrividire. Perchè è vero, la dignità è ancora salva dato che la mèrda non è salita a galla, eppure era avvenuto qualcosa di positivo, la catarsi. Anche se nel peggior modo possibile tutti si erano liberati di qualcosa, si riparte feriti ma purificati. La storia del serial killer è vera. E' questa la perla del film.
Aver conosciuto realmente le persone, aver scavato dentro e tirato fuori lo schifo e adesso vederle di nuovo felici e pulite sapendo che si stanno prendendo per il cùlo, mi ha fatto provare una sensazione assurda. Ciò che doveva essere leggero si è scambiato con ciò che doveva essere pesante. Che cosa è peggio allora?
Questo, senza dubbio. E' un finale inquietante.
Tutte le parole innocenti sono così ingombranti ora... Amore. Orecchini. Lucilla. Cambio di turno. Calcetto.
E quanto è bello scoprire che a non permettere il gioco sia stata proprio la persona senza niente da nascondere...

Il telefono vibra. Messaggino.

"Non sai questa sera che voglia che avevo di te"

Rispondiamo prima che riprenda la recita.
C'è un motivo se lo smascheramento collettivo in realtà era un bene.
L'eclissi è rara è vero, ma torna sempre. E' solo questione di tempo.