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ACQUA TIEPIDA SOTTO UN PONTE ROSSO regia di Shohei Imamura

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Invia una mail all'autore del commento balzac20     3 / 10  01/08/2007 11:09:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capisco la cultura orientale.
Capisco la musichetta alla NINTENDO che tanto ci regala una sensazione esotico-divertente.
Ma non prendiamoci in giro:
il simbolismo dell'acqua è tra i più triti della storia.
Può essere originale il suo iniziale utilizzo ma dopo aver realizzato lo schema fortemente ripetitivo sparisce anche l'interesse.
Quando il nostro eroe corre per la 3° volta verso casa con il desiderio di soddisfare la propria donna, a quel punto ci si augura che non ci sia una 4° volta.
La scontatezza in realtà nasce a causa del desiderio di stupire.

-.-.-.-.-.-.-.

Inoltre mi si deve spiegare la funzione del corridore africano.
Se viene considerato un semplice elemento estetico-narrativo il cui fine sia il sorriso strappato o se dietro invece si celino significati diversi (la complessità delle tradizioni e delle interpretazioni locali contrapposta alla semplicità di un atto fisico messo in atto dal "diverso" culturalmente e socialmente).
In entrambi i casi possiamo concederci di dire tutto e il contrario di tutto.


-.-.-.-.-.-.

E' un cartone giapponese con personaggi caricaturali.
Il marito-gestore dell'albergo.
Il filosofo barbone.
Il figlio arricchito e idiota ma non cattivo.
La donna sognatrice, strana e magica.
La padrona dell'albergo.
La vecchia che aspetta.

Sono tutti delineati in poche frasi.
Alcune delle quali molto banali.

E' difficile accettare il patto con il regista.
E' la poesia che si scorge in realtà appare solo a sprazzi e senza convinzione, spesso moderata da involontario umorismo.


Invia una mail all'autore del commento luca986  07/01/2014 00:08:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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