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LE MANI SULLA CITTA' regia di Francesco Rosi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  16/11/2009 17:21:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Basterebbero due frasi a concentrare l’essenza di questa pellicola ancora oggi di clamorosa e stretta attualità.La prima,ad inizio film, recitata da uno speculatore edilizio privo di ogni morale,la seconda impressa sullo schermo nel finale,a testimonianza di come in tutti questi anni nulla sia cambiato tra la realtà odierna e quella rappresentata da Rosi sullo schermo.
Il regista partendo dal malaffare delle speculazioni edilizie ci cala all’interno di maneggi ed intrallazzi politici atti a raggirare la legge per raggiungere interessi individuali.
“Le mani sulla città” è un film di denuncia cronologicamente perfetto nel registrare ed esporre cosa accade nelle stanze dei bottoni,dove il bene comune passa in secondo piano dinnanzi la smodata rincorsa a potere e denaro da parte uomini senza scrupoli,interessati esclusivamente alla salvaguardia del loro (semi)intoccabile status e del proprio tornaconto.
Pessimista negli sviluppi Rosi illustra come certi individui ,anche quando apparentemente stesi al tappeto, riescano a rialzarsi e rinascere dalle loro ceneri come l’araba fenice ,spalleggiati da un sistema in cui il marciume viene eliminato solo se ormai inservibile e non perchè deprecabile nelle sue azioni.
La morale e l’etica professionale vengono accantonate,vige solo l’interesse personale che spesso va a braccetto con quello del partito,restano solo pochi onesti idealisti(?) ostinati nel condurre la loro battaglia contro i mulini a vento e nel tentare di dar voce ad un popolo sempre più sopraffatto,raggirato ed illuso,nel quale il regista ripone una lieve,quasi utopistica, speranza di cambiamenti futuri in effetti mai avvenuti.
Eccellente spaccato di un’Italia vetusta nell’immagine di superficie ma ancora spiacevolmente attuale nel racconto delle pieghe più sordide del mondo politico.