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IL FIGLIO DI SAUL regia di Laszlo Nemes

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david briar     9 / 10  15/10/2017 03:20:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nemes e il suo team partoriscono un'opera profondamente audiovisivamente avvolgente, capace di farci intendere una sensazione e creare un'atmosfera attraverso quello che non si vede ma che viene comunicato dal sonoro e dalle masse sfocate ai lati del protagonista. Un'operazione che probabilmente entrerà davvero nella storia del cinema, per un nuovo modo di rappresentare l'Olocausto, tutto in virtù dell'immersione nell'atmosfera del lager ma anche con una certa freddezza che comunica l'alienazione del protagonista.
Per quanto mi riguarda, il finale va verso la speranza, nonostante ciò che succede: un sorriso, l'unica espressione calda in tutto il film, e un bambino che fugge verso la foresta, a comunicare che nonostante tutta la distruzione può esistere qualcosa che si salva, un'energia vitale che sfugge al massacro, dando un'ultima speranza al protagonista.
Un film da non perdere, veramente capace di lasciare un senso di vuoto dopo la visione, che si sedimenta maggiormente col tempo.. Da non perdere.