kowalsky 8½ / 10 06/10/2006 22:14:39 » Rispondi "Il diritto del piu' forte" è un film che ha avuto un'importanza radicale nella mia vita, ma soprattutto è tra i pochi capaci di esplorare, con diversi anni di anticipo, la crisi del sentimento prevaricata dall'identità e dal desiderio "unicamente" sessuale. E' un film perfido, che descrive con cattiveria e un forte realismo l'insensatezza anche classista, anche sociale, di una generazione che ha perduto per strada il significato del "sentimento" e diventa un meccanismo di sopraffazione e morte. Il protagonista (lo stesso Fassbinder) anima la deriva di un potere universale (l'illusione dell'amore) purtroppo raro e in parte perduto, vittima della sua legittima utopia. E' un film che appartiene all'immaginario omosessuale ma potrebbe essere benissimo una storia comune di tutti i giorni, tra un uomo e una donna, e sarebbe interessante pensare a chi spetterebbe il ruolo ingrato di "vittima". E' chiaro che Fassbinder non poteva piacere a tutti: il suo cinema enfatizza il dramma del sentimento manipolandolo e carpendone solo gli aspetti piu' deleteri, ovvero la coercizione del legame