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LA CORAZZATA POTEMKIN regia di Sergej M. Ejzenstejn

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julian     9½ / 10  12/08/2008 16:48:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prima pensavo: bisogna esser pazzi per mettere 9 e 10 a questi film datati, muti e con fotografie antiquate. Certo ai giorni nostri, nell'era del digitale, dove gli effetti speciali sono dappertutto e il cinema diventa sempre più mezzo di intrattenimento e di guadagno è davvero insolito e quasi azzardato chiudersi in casa per vedere una corazzata o un qualsiasi altro caposaldo dell'era del muto.
Bisogna prepararsi, capire cosa si va ad affrontare, rendersi conto che si fa un salto indietro di 80 anni, quando le possibilità tecniche erano ben diverse.
Detto questo non vorrei apparire il solito saccentello idiota che va a vedersi i film ricercati per atteggiarsi a intellettualoide: criticai sinceramente Nosferatu perchè non mi era piaciuto (probabile che non fossi ancora abituato al muto...), esalto altrettanto sinceramente questo perchè non solo mi è piaciuto, per quanto la visione ha sfatato il mito e anzi lo stupido pregiudizio che Corazzata = pesantezza.
Bisogna saperlo osservare.
L'ormai celeberrima frase del ragionier Fantozzi ha contribuito a catalogarla, anche se scherzosamente, come pellicola riservata esclusivamente a un'elite, a una ristretta cerchia di intellettuali i quali sono i soli a poterla comprendere.
N'èvvero. Tutti possono vedere, capire e amare la corazzata.
Quasi ridicolo inoltre che stia a citare la storia... è la più grande e influente rappresentazione di una rivolta di classe, addirittura commissionata dallo stato come mezzo di propaganda (ciò rimanda anche a capolavori della letteratura quali L'Eneide), moderna per temi e addirittura per gli splendidi sottofondi musicali, altamente simbolica e suggestiva in parecchi punti.
L'ammutinamento viene rappresentato con ritmo frenetico di immagini e musica e successioni rapidissime di brevi fotogrammi.
Il cinema è movimento e queste sequenze lo dimostrano ampiamente.
A terra il popolo è solidale con i marinai della Potemkin, ed è così che si arriva alla famosissima scena della repressione sulla scalinata, che crea un contrasto chiaroscurale tra i più geniali di sempre, senza contare che conferisce drammaticità alla scena proprio come si usava nella pittura e nella scultura.
Ejzenstein in poco tempo confezionò un film destinato a diventare tra i più importanti di sempre, un punto di riferimento sempre e comunque per i cineasti di tutto il mondo, un pezzo di storia più che un semplice pezzo di cinematografia.
Il fascino della Corazzata è irresistibile e inarrivabile.
Magari molti preferiranno vedere un bel blockbuster sul proprio divano, ma il blockbuster è una cosa passeggera, la storia ne può fare a meno.
E invece il cinema... senza corazzata... cosa sarebbe stato ?