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CIRCLE (2015) regia di Aaron Hann, Mario Miscione

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  14/04/2017 10:09:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cinquanta persone posizionate in circolo su piccole piattaforme dalle quali non possono muoversi o toccare il vicino, pena la morte immediata. Vaghi i ricordi su come siano finiti in quel luogo buio, illuminato solo da fioche luci rosse tra cui quella posizionata al centro della stanza da dove scatta una scarica elettrica mortale. Ogni due minuti circa un partecipante ci lascia le penne, a decidere il suo destino, tramite votazione, sono i "concorrenti" stessi di questo crudele gioco. Urge capire quali siano i motivi di quella prigionia e allo stesso tempo affrettarsi perchè il timer non ammette deroghe.
Completamente privo d'azione al quale sopperisce una regia dinamica e sempre ben studiata, "Circle" porta a riflettere sui tempi attuali attraverso un eterogeneo gruppo di persone. Mediante lo stereotipo si restituisce una visione ad ampio spettro in cui emergono solidarietà, riflessione, aggressività, commozione, con alla base un atteggiamento imposto di ferocia assoluta, mentre si disquisisce di valori morali, religione, razzismo, gusti sessuali, ed intanto si pondera chi sarà il prossimo a passare a miglior vita.
E' una valutazione superficiale dell'altro, una manipolazione continua, un arrogarsi il diritto alla vita e decidere quello della morte, in cui i tempi serrati sono scanditi da dialoghi fulminei, per un film che guarda con poca simpatia al genere umano -seppur lasciando barlumi di speranza sparsi qua e là- cercando di descriverne vizi e virtù, cogliendo sfumature e analizzando l'attuale concetto distorto di democrazia. In questo caso a rischiare ci sono anche una bimba e una donna in dolce attesa, a loro volta oggetto del feroce ma sempre valido "mors tua vita mea" per un thriller con sfumature sci-fi davvero incalzante, in cui un'idea tutto sommato semplice ci mostra in maniera credibile dove possa condurre l'innato istinto di sopravvivenza.