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CREED - NATO PER COMBATTERE regia di Ryan Coogler

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BlueBlaster     7 / 10  29/01/2016 00:25:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buon spin-off, mi è piaciuto!
Per prima cosa non vengono snaturate le radici alla base della saga mantenendo l'amarezza di fondo, le stesse location dei primi film, il ricordo al passato ed ai personaggi che hanno fatto la storia dei "Rocky".
Una buona storia, ben scritta, che si regge da sola senza cercare confronti con la serie originale ma omaggiandola e "copiandone" il meglio...citazioni a non finire per i fans, personaggi ben riusciti, incontri tecnicamente validi ecc...Sicuramente lo avrei limato tagliandone una ventina di minuti visto che poi le smancerie tra i due nuovi piccioncini non mi fanno impazzire ma alla fine si è cercato di fare un reboot del personaggio con Stallone a fare il passaggio consegne; impossibile non rivedere Rocky ed Adriana nei volti di Adonis e Bianca!

Stallone poi, davvero attempato, si dimostra sempre all'altezza della situazione che qui si fa davvero tosta per lui...si mette in gioco come non mai (a nudo direi) nella sua fragilità umana e questa prova gli è valsa giustamente molti elogi da critica e pubblico.
Si ha il buon gusto di non farlo combattere neanche un secondo ma al massimo di tirare qualche pugno e poco altro ma bensì lo si mostra stanco e quasi incapace di salire la sua mitica scalinata.
Michael B. Jordan /Adonis 'Donnie' Johnson/Creed è stato superiore alle mie aspettative...molta grinta nei combattimenti, ottimo fisico, capace di emozionare e stranamente di starmi simpatico! Si differenzia dai soliti atleti visti finora risultando veritiero, educato e sensibile (chiama Rocky zio) insomma sembra di rivedere una sorta di giovane Balboa di colore (cosa ovviamente voluta) ossia un campione con il cuore e del popolo.
Peccato che hanno tagliato fuori il mitico Paulie, in compenso per i nostalgici troverete la mamma dei Robinson :)

Mi stupisco poi della regia del giovane Ryan Coogler che è davvero ottima ed efficace, la migliore finora vista nell'intera saga (non me ne voglia Avildsen ma questo stile è più nuovo). Ormai si è capito che il piano sequenza è una tecnica molto in voga che permette ad un regista di vantarsi di una certa tecnica (vedi Inarritu) e qui il regista ne fa un buon uso ed anche in abbastanza frangenti ma senza mai esagerare....colpisce davvero l'uso fatto nel primo incontro e nell'ingresso sul ring di Adonis Johnson nell'incontro finale (mi ha ricordato Keaton in Birdman) con tanto di camera che gira in "contromano" attorno al protagonista appena salito sul quadrato.
Insomma la regia mi è garbata molto e gli incontri sono realistici e spettacolari...a tratti simili ad un videogioco ed in altri momenti sembra di vederne di veri alla tv. Si mostra il dolore ed il sangue dei due boxer in una sequenza di montaggi ammirevole (anche il montaggio è ottimo visto che ci siamo).
Sto giro non mi è piaciuta la colonna sonora che è abbastanza insipida se non quando si fa odiosa per via del rap o roba simile!

Gran bel finale, sia per l'incontro che per la scena in cima alla scalinata che ci sta sempre, che apre ad un nuovo inizio e come sempre emoziona chi si è affezionato allo Stallone Italiano.
BlueBlaster  29/01/2016 01:41:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
P.S. a sto punto Spike Lee e company hanno fatto bene a lamentarsi della mancanza di candidati di colore agli Oscar...non solo assolutamente perbenista, anzi anzi, ma qui ci stava sia per la regia che per l'attore. Se pensiamo poi a chi sono i candidati come regista...........
hghgg  30/01/2016 19:18:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spike Lee, presentati all'Academy e digli che se tu puoi cambiare, e lui può cambiare allora anche loro possono cambiare e tutto il mondo può cambiare che mangiò il topo che per due soldi al mercato mio padre comprò. Scherzo scusa :=)