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CREED - NATO PER COMBATTERE regia di Ryan Coogler

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Jolly Roger     6½ / 10  09/02/2019 23:23:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi appresto a vedere CREED 2…e non vedo l'ora! Ivan Drago è stato uno dei personaggi che, nella mia adolescenza, ha maggiormente lasciato il segno.

Comunque, per il momento limitiamoci a CREED.
L'ho visto un paio di volte, perché volevo coglierne tutte le sfumature prima di commentarlo.
Credo che sia un buon film, ottimamente recitato da tutti i protagonisti – in primis da Stallone, che quando interpreta Rocky ha una marcia in più, perché sicuramente ama profondamente questo personaggio.
Rocky è Stallone e Stallone è Rocky.
Per questo, nei vari capitoli della saga, il pugilato è sempre stato parallelo, anzi a volte in secondo piano, rispetto alle vicende della vita del protagonista, viste sempre con gli occhi dell'"uomo Stallone", prima ancora di quelli del personaggio Rocky.
L'amore, l'insuccesso, la voglia di riscatto, la paternità, i problemi economici…il coraggio, la sfida, l'amicizia, la vendetta, la voglia di combattere sempre – malgrado gli insuccessi, la voglia di rialzarsi sempre, malgrado le batoste che la vita ti tira addosso….
Sì, perché nessuno picchia duro come la vita! La vera forza di un uomo è quella di rialzarsi sempre e continuare a combattere, non importa cosa succede. No Matter What.

Amo Rocky e tutto ciò che, nella mia vita, questo personaggio ha rappresentato. Sono contentissimo di vederlo tornare, anche se come allenatore e non più come pugile, sul ring a combattere, ma soprattutto di vederlo tornare sul ring della vita, a combattere con nemici ancor peggiori di quelli armati di guantoni. Funziona tutto, potrei dare un ottimo voto, ma ci sono alcune cose che non perdono…

Cosa non funziona?
Bellissima storia, se guardiamo l'evoluzione del protagonista Adonis Creed. Tuttavia, non c'è un antagonista degno del ruolo. Praticamente è una storia a senso unico, non si percepisce fino in fondo l'elemento della sfida perché, alla fine, l'antagonista non conta nulla e non rappresenta nulla.

Il ritmo non funziona. Il combattimento è un copia-e-incolla dello stesso schema dei precedenti capitoli (primo round: il protagonista viene insaccato di botte senza colpo ferire. Secondo round: finalmente il protagonista acquista coraggio e risponde con una bella sfilza di contraccolpi). Ok, ma è tutto già visto ed il combattimento è troppo veloce e poco coinvolgente. Risulta davvero difficile immedesimarsi nel protagonista Creed.

La coerenza. Questo è il vero tallone d'Achille del film. Qui non funziona niente.
Il film ha una pretesa molto tendenziosa: creare il personaggio "Apollo Creed", per dare, indirettamente, potenza ed importanza al figlioletto Adonis e attribuire un senso ad un film che abbia ad oggetto la storia di quest'ultimo.
Per realizzare questo furbo scopo, il film attribuisce ad Apollo Creed una "portanza" che lui, nella realtà (per come essa è stata rappresentata nei precedenti capitoli) non ha mai avuto. In più di un'occasione, all'interno del film Creed, in tv o per diretta affermazione dei protagonisti, Apollo Creed è rappresentato come il più grande pugile della storia, di tutti i tempi!
E pazienza, dico io, se Rocky lo ha sconfitto di brutto per ben due volte (anche se la prima volta il verdetto dei giudici diede la vittoria ad Apollo, seppur nei fatti Rocky meritasse di vincere).
Il personaggio di Apollo Creed, per creare le premesse del riscatto del suo figliol prodigo Adonis, deve per forza essere sottoposto a revisionismo storico e trasformato ne "il Miglior pugile di tutti i tempi".
E pazienza, dico ancora io, se Apollo se n'è uscito di scena facendo il gradasso con Ivan Drago, che nel giro di una ripresa e mezzo non lo ha soltanto battuto, ma lo ha ammazzato di botte e spedito al Creatore.
E pazienza se Rocky, qualche settimana dopo, ha mandato al tappeto il temibile Ivan Drago, dimostrando per la terza volta (anche se indirettamente, ma palesemente) di essere più forte di Apollo.
No, Apollo deve per forza essere fatto passare per il Migliore.

Addirittura, si arriva a parlare dell'esito del terzo combattimento tra Apollo e Rocky, come se fosse stato un incontro vero, in cui per giunta avrebbe vinto Apollo Creed. Questo combattimento è quello che ha luogo alla fine del capitolo terzo, quando, dopo aver sconfitto Clubber Lang, Apollo sfida Rocky a telecamere spente, in un incontro privato, come rivincita di quello precedente in cui Rocky ha strappato il titolo ad Apollo. Ora, è chiaro a tutti che quell'incontro era un gioco, una farsa, una sfida tra amici. Tant'è che, all'inizio di Rocky 4, Rocky arriva a casa dopo aver fatto quell'incontro farsa - e infatti ha solo una leggera botta sull'occhio. Molto diverso dai due incontri precedenti, dove i due pugili, che facevano sul serio ed erano tutt'altro che amici, si erano praticamente quasi ammazzati di botte (ed infatti Rocky, dopo il primo combattimento, esce dall'ospedale dopo un mese di degenza). Come si può far passare un incontro così come serio?
Solo per dire che Apollo Creed avrebbe vinto....e quindi era lui il più forte?
Ma che sciocchezza.
Allora, se le cose stanno così, cancelliamo tutti i capitolo precedenti.
Tanto erano solo delle stupide prese in giro e non abbiamo capito nulla: Rocky era solo un dilettante, mentra il grande Apollo era un campionissimo.

Insomma, io credo che, per la prima volta, siamo di fronte ad un film che, anziché AGGIUNGERE qualcosa al personaggio e alla storia di Rocky, in realtà finisca per TOGLIERE qualcosa.
Per questo motivo, questo Creed mi rende più perplesso che contento.
Spero davvero di ricredermi con CREED 2.
Questo film non è brutto, per carità. Ma non può andare oltre il 6 e mezzo.
Sicuramente è il meno bello dell'intera saga.