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REVENANT - REDIVIVO regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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Jolly Roger     8 / 10  08/02/2016 14:09:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
The Revenant ha grossi meriti. Sicuramente ti porta ad immedesimarti facilmente in Glass, il protagonista del film che, più che Redivivo, avrebbero dovuto chiamare Immortale, vista la quantità di eventi sfortunati e violenti ai quali riesce a sopravvivere.
Di Caprio non ha la benché minima sbavatura, è ottimo nell'interpretare questo ruolo particolare che soffre però di limiti nella gamma espressiva. Ciò non toglie che l'attore sia perfetto…nel senso che un uomo sottoposto a quello che passa lui potrebbe benissimo essere, nella realtà, esattamente come lui lo sta rappresentando. Anche Tom Hardy si conferma un attore incredibilmente versatile e qui nella parte dell'antagonista riesce ad essere davvero odioso.
In realtà è l'intero film ad avere il merito di essere credibile: non c'è alcuna retorica da Old Far West, ma semplicemente c'è la rappresentazione, senza fronzoli, della realtà per come essa poteva "realmente" essere: nuda, cruda e violenta. Ci sono soldati che uccidono indiani, indiani che uccidono soldati, indiani che uccidono altri indiani. Stupri e ruberie. Soldati che hanno paura, bramano danaro, che sono pronti ad abbandonare il proprio compagno alla morte e fuggire pur di salvare la propria pelle, che sono pronti a rubare e tradire pur di arricchirsi.
Gli umani come insetti che zampettano nelle loro vicende piccole e vili, soverchiati dalla bellezza, dalla grandiosità ma anche dalla potenza a volte ostile della natura selvaggia.

Ci sono però alcune cose che non funzionano: la trama è coinvolgente, sì, ma è ridotta all'osso, il che, per un film della durata di 2 ore e 36 minuti, significa essere una trama un po' banale. La regia è ottima perché valorizza le ambientazioni in modo notevole, tuttavia la fotografia non rende al meglio il paesaggio: è un po' troppo lattiginosa, anche se lo è volutamente per accompagnare la tematica trattata, quella del dolore e della resistenza contro una vita ostile. L'opacità di questo ambiente meraviglioso rappresenta la sua indifferenza al dolore dell'uomo.
Al di là di questo, il vero punto debole è che The Revenant non coinvolge totalmente a livello emotivo. Non cattura fino in fondo, nonostante sia un prodotto innegabilmente maestoso, una rappresentazione spettacolare con momenti sublimi: la scena dell'orso, l'inseguimento, le rapide del fiume, gli scontri armati…tutto è realizzato in maniera superba e con grande impegno e questi singoli elementi, che ritengo nella sostanza oggettivi, superano l'impressione di gradimento soggettivo che il film mi lascerà nel suo complesso. Sto dando un punticino in più per questo.
Tuttavia ho provato ad immaginarmi cosa succederebbe in futuro se, facendo zapping col telecomando, mi ci imbattessi. Onestamente credo che non lo guarderei una seconda volta fino alla fine, come invece succede quando trovo film che in passato mi erano piaciuti.
The Revenant è un film grandioso, ma secondo me non ha quel qualcosa che lo renderebbe capolavoro.