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LA GRANDE SCOMMESSA regia di Adam McKay

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JOKER1926     6½ / 10  21/04/2016 00:05:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La grande scommessa", produzione americana targata Adam McKay, è un film incentrato su aspetti molto lontani dallo spettatore medio, i temi sono cristallizzati in un calderone di giochi e scommesse (vedi il titolo) finanziari. "La grande scommessa" è dunque la fotografia della crisi americana dovuta al business immobiliare, drasticamente esploso nel 2008, nel frangente, gli sviluppi furono tragici e ampi.

Adam McKay , per illustrare al meglio tale argomento, si serve di un cast molto importante, fra i protagonisti troviamo stelle come Brad Pitt e Christian Bale. Insomma l'apparato tecnico, seguito poi da un pregevole lavoro di camera e di musiche, è preparato in modo impeccabile. Quindi la regia parte, effettivamente, molto bene; il resto spetta allo snocciolamento dei fatti, qui viene il lavoro duro.
"La grande scommessa" si prefigge lo scopo di far viaggiare e penetrare lo spettatore nei meandri di un mondo tecnico e molto sofisticato quale quello della finanza. Attraverso degli escamotage, divertenti e sopra le righe, il regista cerca, varie volte, di semplificare il concetto. Ma non sempre la cosa riesce. Nella mente dello spettatore profano (dunque il 90 %) le nozioni sono buttate in circolo con una violenza veloce, nel nome di un ritmo rampante. Accade che lo spettatore segue quasi per inerzia il tutto cercando di cogliere il significante, ma non il significato. A questo punto dovrebbe essere la sceneggiatura a calmierare la cosa; dietro una storia macchinosa dovrebbero essere i personaggi e le situazioni a far sterzare positivamente il prodotto cinematografico. Secondo noi la cosa non avviene, i personaggi vivono in una omologata personalità, chi cerca di andar sopra le righe è il primo a non piacere. Non ci piace, ad esempio, il ruolo ritagliato a Bale, parliamo di un personaggio eclissato e quanto mai fittizio, tenebroso e spossato. Icona troppa distante dall'empatia, scelta discutibile. Non convince nemmeno l'altro grande cavallo di battaglia, cioè Brad Pitt. Quello dell'attore ci appare quasi un cameo, poca voce in capitolo per un altro personaggio decadente e lontano dalla vitalità.

Cosa rimane, quindi, a conti fatti de "La grande scommessa"?

Ben poco, un mezzo esercizio stilistico, troppo pesante da muovere. Le uniche note positive riguardano, come detto prima, ciò che ha a che fare con il versante tecnico. Un po' poco per un film comunque megalomane e di difficile lettura.

JOKER1926