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ASSOLO regia di Laura Morante

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Light-Alex     6½ / 10  17/01/2016 11:58:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non male la tematica di questo Assolo, mostra una certa originalità specialmente rapportata al panorama italiano.
Gli argomenti sono molteplici: la solitudine, l'insicurezza, l'indecisione, l'apatia, l'invecchiamento.

Il tutto compone un quadro in cui si inserisce Flavia, protagonista eternamente indecisa ed immobile, che fa i conti con una vita dove le cose le sono "capitate" ma sulle quali non ha mai esercitato delle vere scelte proprie. Intorno a lei un nugolo di persone anch'esse assorbite nella sua vita, che non ha mai saputo allontanare che riempiono i suoi vuoti senza una vera coerenza.

Un film amaro dove tuttavia il tutto è trattato in maniera leggera, buffa, con dei personaggi macchietta e con l'intromissione spesso della componente onirica. Tutto questo alleggerisce il racconto togliendo quel velo di pesantezza di una storia del genere. Sì perché la protagonista è sicuramente pesante nel suo essere incapace di dare una qualsiasi direzione alla sua vita, incapace di costruirsi da sé una strada invece di seguire quella degli altri, incapace di compiere scelte, anestetizzata nella sua non vita, eternamente vittima e monotona, sin nelle espressioni e nei modi di fare.
A suo modo forse perfetta, ma perfetta perché non compiendo scelte non commette nemmeno errori.

Il ritmo è non altissimo ma seguibile. Il racconto è interessante anche se poi nel complesso un po' dispersivo: si fa una gran descrizione delle mancanze di questa donna e ci si aspetta che nel finale si condensi un po' tutto quello che si è detto, ma questa chiusura (e non parlo necessariamente di happy ending) manca, lasciando con un senso di incompleto. Questo rafforza l'impressione, a mio parere presente durante il film, che non ci sia una vera struttura in "Assolo" ma solo un ritratto di solitudine e malinconia senza un preciso ordine.
Devo riconoscere inoltre che la Morante è decisamente meglio come attrice (nel ruolo di donna matura e inquieta ha molte carte da giocarsi) piuttosto che come regista, da quello che ho visto molto semplice e scolastica.