williamdollace 7 / 10 16/01/2016 18:47:53 » Rispondi Siamo dopo Revolutionary Road, il sogno americano ridotto a spazzatura, rinasce dall'intercettazione del desiderio. Una pellicola fatta di occhi inquadrati e tagli di schermo, di mani protese, di movimenti di macchina discreti. Cinema che si personifica nell'interpretazione, nella sovrapposizione di corpi inquadrata come una panoramica su una città di cabriolet e cappotti, mentre il Martini compie la sua traversata come una damigella silenziosa.
Eppure non si muore, si prosegue scollati dal passato, incontro a nuovi occhi e trenini comandati. La fugace fuga è una collisione di adolescenze, che creano l'amore, per poi radicarlo, tentare di sconfiggerlo e infine farsi vincere.