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IL PICCOLO PRINCIPE (2015) regia di Mark Osborne

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ilmioparere     6½ / 10  08/01/2016 15:47:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Contestualizziamo:
Vado con la mia ragazza all'UCI, 8 sale su 12 danno Che Cozzalone, il QI medio della fauna che affolla la struttura è paragonabile a quello di una triglia.

E la cosa già mi indispone.

Nell'epoca e nella società delle libere scelte c'è poco da scegliere: vada per il Piccolo Principe. Sala gremita. Buon Segno? No. E' gremita di parte di quella stessa fauna che non ha trovato posto tra le pur capientissime braccia del devastatore di ogni record di incassi.

E la cosa mi indispone sommamente.

Il Piccolo Principe. Dunque. Non conosco minimamente la favola, o storiella, che dir si voglia, se non qualche sparuto stralcio.
E' realizzato in maniera impeccabile, i modelli 3D sono espressivi e perfettamente empatici.
Al 20' già dormo profondamente e saporitamente adagiato sul capiente seno della mia metà.
Ogni tanto apro gli occhi e mi guardo intorno.
Nel buio la numerosissima plebe che stipa la sala non proferisce parola che sia uno. Non una battuta, non una parola, non un suono. Anzi, forse un suono si. In effetti, molti russano come un rinoceronte malese bronchitico.
Osservo meglio.
Gli occhi sono chiusi, il Piccolo Principe si dibatte sullo schermo volenteroso di attenzioni che non riceverà mai; desideroso di specchiarsi nei nostri occhi, lo fa solo nelle nostre opache palpebre drammaticamente serrate.
E così, placidamente guidati in quasi 2 ore di estatico riposo, ci svegliamo tutti al sopraggiungere dei titoli di coda, facendo immediatamente partire uno scrosciante applauso che suggella la nostra riconoscenza nei riguardi del Piccolo Principe per il sereno e ristoratore riposo concessoci.
Fuori la sala incrociamo la tumultuosa orda barbarica in uscita carica delle meraviglie attoriali offerte dal Guru del Tavoliere.

E' un incontro drammatico.

Noi placidamente ammansiti, con la palpebra ancora a tre quarti e lo sbadiglio ribaldo, loro più chiassosi di un corteo FIOM.

Ho iniziato a studiare il linguaggio delle triglie.
Non si sa mai, in futuro
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/02/2016 01:00:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh la "storiella" e' uno dei classici della letteratura mondiale, fai un po' te