caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL MIO PIEDE SINISTRO regia di Jim Sheridan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     8½ / 10  08/07/2011 10:09:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come si vive il disagio di un corpo paralizzato quasi totalmente all'infuori di un arto che sembra inutile? Anzi,si può semplicemente vivere usando solo il tuo piede sinistro?
Quando appena nato sei costretto in una prigione dalla quale sai di non poter fuggire se non con la morte,ti puoi solo aggrappare a chi ti ama,se c'è. E una famiglia può mostrarti vari modi di amare,una madre può prendersi sulle spalle tutto il tuo peso e costringerti a non arrenderti fino a quando non riesci a sfruttare l'unica cosa che il tuo corpo può muovere: il tuo piede sinistro. Lo usi per fare di tutto: disegnare,dipingere,scrivere,giocare,picchiare,mostrare il tuo nervosismo o la tua gioia.
Un arto che sfruttato nel modo giusto può rivelarsi l'espressione di un'anima ferita e dilaniata,eppure può mostrare anche tutto l'amore di cui è capace.
Se sei destinato a vivere per tutta la vita in quella prigione che è il tuo corpo può non aiutare vedere attraverso le grate tutta una vita che passa mentre tu rimani fermo ed immobile,anzi fai movimenti convulsi come a voler sfondare il tuo maledetto fisico che ti impedisce di vivere anche il più semplice amore. Realizzi di essere in ogni caso diverso e separato da tutti gli altri; l'unica cosa che puoi fare,ancora una volta,è sfruttare l'unica capacità che hai di esprimerti sfruttando proprio quella gabbia nella quale sei racchiuso.
E allora va a finire che dopo tutte le delusioni,il dolore e la solitudine di un umiliazione attenuata solo in parte da madre e fratelli,riesci a trovare anche l'amore che tanto ti ha fatto attendere. Sfruttando soltanto il tuo piede sinistro.



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER