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FRAMMENTI DI PAURA regia di Richard C. Sarafian

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  07/12/2017 09:53:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La forte componente cospirativa rende il film di Richard C. Safarian alieno ai gialli generalmente prodotti negli anni '70. "Frammenti di paura" solo in partenza può ricordarli, dopodichè, grazie all'indagine che il protagonista opera nel tentativo di far luce sull'omicidio dell'amata zia, se ne distacca intavolando una situazione in cui realtà e allucinazione si fondono alla perfezione. Ben congegnata l'amalgama di generi e di sensazioni mirate a costruire un soggetto intricato il giusto, senza mai dare l'impressione d'un esercizio fine a se stesso.
Seguire le disavventure in cui incappa David Hemmings (che i più ricorderanno in "Profondo rosso" e "Blow up") diventa una sfida intuitiva anche per lo spettatore, al quale Safarian (mi piace ricordare di questo regista il fantastico "Punto zero") concede la facoltà di trarre le proprie conclusioni, esplicitando il minimo indispensabile e divertendosi a disseminare indizi che potrebbero davvero far parte di un enorme raggiro, oppure semplici prodotti di una mente già malata messa a dura a prova da anni di abusi. Girato con maestria e fotografato in maniera altrettanto esemplare è caratterizzato da un'incalzante colonna sonora adeguata nel rendere ancora più ansiogena la situazione, in cui l'uomo medio si trova a dover contrastare poteri a lui troppo superiori.
Se seguito con il giusto grado d'attenzione è in grado di avvincere stimolando i cervelli meno pigri.