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STAR WARS: IL RISVEGLIO DELLA FORZA regia di J.J. Abrams

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Invia una mail all'autore del commento mistress999     6½ / 10  17/12/2015 11:04:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La saga di Star Wars è stata, e continua ad essere, caratterizzata da plot molto semplici, lineari, a tratti quasi ingenui (su tutti i plot della prima trilogia). Essa è nata per soddisfare esigenze puramente ludiche, ovvero con lo scopo di intrattenere al meglio lo spettatore senza complessità di alcuna sorta, e continua a mantenere questo spirito naïf in questo primo sequel firmato da J.J. Abrams. Se tra gli anni '70 e '80 questa ''ingenuità'' poteva funzionare e riusciva ad accattivare un pubblico che poteva gridare facilmente alla meraviglia (perchè rappresentava una realtà nuova ed originale), di certo non si può dire lo stesso oggi. Sono passati 30 anni e in questo lasso di tempo pellicole fantasy, d'azione e di fantascienza ne sono state fatte a migliaia. La lotta fra il bene ed il male continua a rimanere il tema preferito di questo genere di pellicole (e non solo), un tema inflazionato e trito si, ma la maestria sta nel saper donare al tema nuova linfa vitale, attraverso nuovi espedienti narrativi, una sceneggiatura ben articolata, personaggi ricchi di spessore ed una buona dose di curata e mai pacchiana dinamicità.

Partiamo col dire che ''Il Risveglio della Forza'' è senza dubbio un buon film di fantascienza, con un ritmo abbastanza serrato, una bellissima fotografia ed effetti speciali che, seppur chiaramente di fattura altamente superiore a quelli della prima trilogia (ma anche della seconda), non rendono il film vistosamente moderno, ma piuttosto lasciano un piacevole senso di sintonia estetica con le pellicole che lo hanno preceduto. Unico momento in cui l'uso degli effetti speciali non è stato particolarmente efficace è quello in cui viene mostrato il vero e proprio nemico, che si cela dietro le azioni del Primo Ordine, che risulta essere una brutta via di mezzo tra E.T. e gli orribili mostri in CGI de ''Lo Hobbit''. Peccato, poiché trovo molto più affascinanti i nemici che si vedono poco, la cui aurea di terrore aleggia in un gioco di ''vedo e non vedo'', piuttosto che quelli costantemente ''mostrati'', che perdono di fascino a mio parere.

Tornando al discorso della ''sceneggiatura'', anche quella di questo VII episodio parte in sintonia con la linearità della vecchia trilogia.
Non necessariamente questo è un male, ma andando ad analizzare la trama capiamo che di base questo film, se non portasse con sé la fama che comporta il nome dei suoi predecessori, non avrebbe avuto un gran seguito:
Una grande potenza nemica minaccia il bene, che si ribella e resiste al male, attaccandolo e combattendolo. Questo non è soltanto lo scheletro di base ma è il corpo stesso della trama. Nonostante qualche piccola digressione sui nuovi personaggi (la paura e la volontà di scappare di Finn, la solitudine di Rey, il passaggio al lato oscuro di Kylo Ren) poca è la carne che viene messa allo scheletro. Di conseguenza, la carne a cuocere risulta un po' scarsa e il piatto servito povero. Certo è che questo è pur sempre un primo capitolo, che deve dare il benvenuto con cautela e senza eccessi, ed è di solito compito del secondo capitolo quello di approfondire ed analizzare tutto con maggior profondità. Però le lacune ci sono e sono facilmente visibili.
Poco ci viene detto del nemico ad esempio e delle motivazioni che lo hanno portato a porsi come tale, a creare un nuovo ordine oppressivo simile all ''Impero Galattico'', ad agire con violenza e a devastare la Repubblica. Tutto viene liquidato brevemente con discorsi riguardanti il ''lato oscuro della forza'', ma di sotto-trame politiche neanche l'ombra, nonostante ci vengano mostrate delle scene drammatiche dai toni estetici simil-nazisti, che però sembrano avere l'unico obiettivo di impressionare visivamente lo spettatore.
E così i cattivi (ma anche i buoni tutto sommato) si muovono secondo schemi archetipici abbastanza banali. Difficile dunque provare interesse nei confronti di un nemico di cui non sono chiari gli intenti né i precedenti. Troppo facile parlare di ''bene vs. male'', ''luce vs. oscurità''. Lo spettatore meno esigente apprezzerà comunque, qualcun altro storcerà il naso.
Questa mancanza di spessore nella descrizione dei malvagi si denota anche e soprattutto nella prima trilogia.

Questo VII episodio ha ben tre prequel, ma non bastano purtroppo per rispondere a determinate domande che sorgono spontanee dopo la visione della pellicola.
Sicuramente i capitoli a venire spiegheranno meglio l'entità del nemico e la portata della sua malvagità, spiegandone e chiarificandone le motivazioni, la genesi e magari costruendo un'impalcatura caratteriale e narrativa intorno a loro più solida. Anche i protagonisti, per ora dotati di un carisma di base, necessitano assolutamente di maggior spessore per suscitare quella necessaria empatia nello spettatore.
Per il momento, ''Il Risveglio della Forza'' serve lo spettatore affamato di azione in modo perfetto, offrendogli un prelibato piatto colmo di intrattenimento di qualità, ma povero di contenuti.
Se poi questa saga si concederà a qualcosa di più, che magari andrà oltre il semplice ''intrattenimento'' , questo è tutto da vedere.