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IRRATIONAL MAN regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     6½ / 10  15/01/2016 19:03:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dramma etilico per uno degli Allen più pessimisti della sua prolifica carriera, un soggetto che sembra uscito dalla penna di Lowry, assistiamo all'autodistruzione di un uomo che non cela la sua misantropia, la sua anedonia, le sue teorie radicali ed estreme, un uomo che mantiene un certo appeal verso il gentil sesso, ma che non prova appagamento sessuale causa l'impotenza, Allen sovverte il registro formale che lo conduceva mano a mano verso una prevedibile catarsi sentimentale e ritorna ad un clima dark comedy (deja vu) che rimembra il periodo inglese di 2 lustri fa.
Allen gioca a fare il piccolo chimico, a selezionare gli elementi e ad unirli creando dei composti, ibridi dei suoi stessi film, in cui aleggia l'ironia (meno in questo caso) e centellina la filosofia (mentre qua abbonda), rimescola anche il cast, mantenendo salda la figura femminile rispetto a Magic in the Moonlight e non può fare altrimenti con un Emma Stone efficace in ogni singolo contesto, in parte, e talvolta mina vagante della situazione, Phoenix imbolsito (per esigenze di ruolo) dedito all'autodistruzione, passa dalle canne di Inerent Vice ai fiumi dell'alcool che spengono ogni forma di passione ed anzi l'unico incentivo per mantenersi vivo è giocare con la vita propria o quella degli altri, in questi ruoli dannati Phoenix ci sta dentro alla grande anche se qui dà la sensazione di avere il freno a mano tirato.
Curioso di vederlo in formato tv, Woody Allen, al cinema bene o male quel che aveva da dire l'ha detto, pellicole girate con la proverbiale classe ma che attingono da argomenti triti e ritriti, che non sortiscono più l'effetto di 3-4 decadi fa, in questo caso si mantiene sopra la media degli ultimi anni, grazie anche ad un buonissimo cast in cui va menzionata anche Parker Posey.