Light-Alex 8 / 10 13/12/2015 14:10:43 » Rispondi D'avvero un ottimo film sul mare, come non ne vedevo da tempo. Ambientato all'inizio del 1800 quando nel mare l'uomo cercava il motore per la crescita e lo sviluppo della società, ma dove spesso l'uomo trovava la morte. Un periodo in cui il legame con il mare per l'uomo era viscerale, tanto da segnarne il corpo e lo spirito.
In the Heart of the Sea c'è questo: avventura, azione ma anche e soprattutto storie di uomini. Ron Howard pare essere rimasto legato ai racconti giocati sui dualismi tra protagonisti, dopo aver usato questo schema nel suo ultimo "Rush". In questo film l'opposizione è tra il capitano Pollard e il primo ufficiale Chase. Il primo viene da famiglia agiata e vuole sancire la sua maturità e indipendenza in mare, l'altro viene da umili origine e nel mare cerca l'affermazione sociale. I due partono da punti opposti ma convergono a metà film nello stesso punto, affrontare il mostro marino, emblema di tutte le paure, perpetua lotta catartica. Quell'incontro li segnerà per il resto della loro vita.
Il racconto umano è decisamente coinvolgente, hanno trovato una chiave di lettura per questa vicenda vera molto convincente. Le ambientazioni, i costumi sono ottimi, ma veramente bellissime sono tutte le scene in mare e sul veliero. Realistiche, sporche sembra di essere a bordo del vascello con il grasso di balena che scorre sul legno.
Unica cosa che non mi ha convinto è stato il climax del film che raggiunge il culmine nella confessione del vecchio marinaio che ricorda:
Almeno a me il succo della confessione è risultato prevedibile, perché si sa che è una cosa capitata nei naufragi di quell'epoca. Quindi tutta quella escalation di attesa ti lascia un po' con l'amaro in bocca.