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LOVE (2015) regia di Gaspar Noč

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wuwazz     5 / 10  18/01/2019 12:37:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il fine impressionistico supera di gran lunga quello comunicativo, manifestando - più che una chiara idea sul tema "amore" - una manchevolezza alla quale si cerca di supplire con l'esagerazione/ esaltazione della sfera sessuale, una esaltazione - però - fin troppo insistita, tanto da diventare il vero tema del film, ma il film non si chiama "Sex", o "Flesh", bensì LOVE, e benché sia assolutamente pacifico che il sesso sia una componente profondamente intrecciata (forse ancora abbastanza tabù) con l'Amore, mi pare che qua si voglia in massima parte solo suscitare clamore, e non raccontare qualcosa. In realtà, credo che l'intento di Noé sia nobile: raccontare l'amore e tutte le sfumature sessuali che lo sfiorano, senza apparentemente alcun filtro. Dico "apparentemente" perché alla fine della fiera il regista fallisce in maniera clamorosa quando, dopo le premesse/ promesse di mostrarci il "l'amore e il sesso senza filtri", dopo averci mostrato quasi un'ora di sesso di coppia (la stessa coppia), effettivamente QUASI senza filtri (l'atto sessuale è sempre abbastanza esplicito, ma mai completamente (il pene è sempre chiaramente ripreso, ma ma MAI nemmeno per qualche secondo si vede nitidamente una vagina), verso la fine, quando si passano in rassegna le sfumature più "audaci" (orge e amore con i trans), lì si vede poco o niente, ed è lì che il progetto di Noè si sgretola su se stesso, tradendo la sua stessa natura. Probabilmente sono stati gli attori a mettere un limite /freno al regista, che ben avrebbe voluto riprendere tutto in chiaro, ma questa è comunque a mio avviso una manchevolezza del regista, perchè a quel punto, per esempio, invece di lasciare 5 minuti di girato) in cui non si vede praticamente niente) in cui la coppia prova a fare una cosa a tre con un transessuale, li tagli completamente e rimani con un progetto sano ed integro che non sappia di... edulcorato.
Noé, hai fatto lo spaccone, il gradasso: "ve lo faccio vedere io l'amore come non ve l'ha mai fatto vedere nessuno, sesso senza compromessi, perché l'amore è carnale e l'amore carnale ve lo sbatto in faccia bla bla bla. Vai, o sbattimelo in faccia, ma sbattimelo in faccia tutto, non è che prendi la rincorsa e poi non salti".

Un'altra grandissima pecca del film, è l'eccessiva autoreferenzialità. Talmente evidente da diventare, almeno per me, insopportabilmente presuntuosa.
Poi, c'è addirittura un momento piuttosto ridicolo, in cui alla fatidica e sempre di moda domanda "qual è il senso della vita?", viene data una risposta talmente banale da far cadere le braccia. non vi voglio rovinare la sorpresa, ma è veramente una roba da romanzo harmony da casalinghe.

Infine, ho trovato veramente irritante l'incipit del film, anch'esso programmato al solo scopo di suscitare scalpore nel pubblico. Ma proprio come nel genere porno, l'esaltazione/ stupore iniziale se ne va via man mano che l'atto "scabroso" diventa "normale" e ripetitivo, e ciò che rimane alla fine è solo la sensazione di aver assistito ad un ambizioso progetto destinato ad essere ricordato solo per il suo (parziale, e neanche tanto pieno) coraggio, e non per la sua bellezza o importanza cinematografica.